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REGIONALI | I dieci piccoli indiani di Renzi

LAMEZIA TERME Mario Oliverio relega i renziani in una piccola riserva. Per loro pochissimi spazi nelle liste ufficiali del Pd e in quelle collegate. Come fossero indiani. Dieci piccoli indiani o po…

Pubblicato il: 25/10/2014 – 14:58
REGIONALI | I dieci piccoli indiani di Renzi

LAMEZIA TERME Mario Oliverio relega i renziani in una piccola riserva. Per loro pochissimi spazi nelle liste ufficiali del Pd e in quelle collegate. Come fossero indiani. Dieci piccoli indiani o poco più, su un totale di 192 candidati consiglieri. I seguaci della corrente che in Italia è maggioranza in Calabria conteranno come dei civatiani qualunque. Minoranza assoluta. D’altronde, non è una novità: la vittoria del dalemian-bersaniano Oliverio alle primarie regionali ha dimostrato ancora una volta quanto la Calabria sia una regione in controtendenza rispetto al resto del Paese. Renzi e i renziani si impongono dappertutto, ma qui Gianluca Callipo, scelto per portare il vessillo del premier, è caduto sotto i colpi della gioiosa (ma stavolta trionfante) macchina da guerra dell’ex presidente della Provincia di Cosenza. Che ha lavorato in prima persona alle liste, composte per lo più da rappresentanti dell’area politica a lui vicina. Il lavoro del segretario renziano Ernesto Magorno, alla luce dei fatti, non è riuscito comunque a garantire una forte ed equilibrata rappresentanza alla corrente che in Calabria si riconosce nel premier. E l’esclusione dalle liste reggine di Demetrio Naccari Carlizzi, fin dalla prima ora uno dei principali sponsor di Renzi in regione, non fa che dimostrare l’impalpabilità di un’area che rischia di essere completamente azzerata alle elezioni del 23 novembre.
Nel lista Pd del collegio di Cosenza i renziani sono cinque: il “callipiano” Marco Ambrogio, Mario Franchino, Mimmo Pappaterra, Franz Caruso e Giuditta De Santis. Si arriva a sei si considera la presenza del franceschiano Mimmo Bevacqua. L’altro grande supporter del sindaco di Pizzo, Giovanni Manoccio, è invece stato collocato nel “Pd 2”, la lista “Democratici e progressisti”.

Non va meglio a Reggio. Qui, in mezzo a cuperliani duri e puri come il segretario provinciale del Pd Sebi Romeo, la componente vicina al presidente del Consiglio è rappresentata solo dal vicesegretario regionale Nicola Irto, da Mimmo Idone e Maria Stella Ciarletta.

Nella circoscrizione di Catanzaro gli ex rottamatori schierano l’ex presidente della Provincia di Vibo Francesco De Nisi, il segretario provinciale di Crotone Arturo Pantisano e il consigliere uscente Tonino Scalzo, che alle primarie si è apertamente impegnato per la campagna di Callipo. In teoria anche Vincenzo Ciconte dovrebbe essere renziano, ma alle consultazioni del 6 ottobre ha appoggiato Oliverio “senza se e senza ma”, in chiara distonia con le indicazioni della sua corrente di riferimento.
È, insomma, una piccola riserva. Dieci piccoli indiani o poco più che lottano per non soccombere di fronte allo strapotere numerico dell’armata oliveriana.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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