CATANZARO La telenovela è finita. Luciano Pezzi ha definitivamente revocato le nomine dei commissari delle Aziende sanitarie calabresi. Il commissario ad acta ha mantenuto fede ai propositi annunciati al momento del suo insediamento. I decreti di annullamento sono stati firmati. Le nomine erano state assegnate dalla giunta regionale che, secondo la tesi dell’Avvocatura dello Stato poi seguita alla lettera da Pezzi, non poteva pronunciarsi in materia, proprio per via del regime di prorogatio al quale era sottoposta, in seguito alle dimissioni del governatore Scopelliti. Decadono formalmente Filomena Panno (Asp Cosenza), Mario Catalano (Ao Catanzaro), Giovanni Paladino (Asp Catanzaro) ed Elga Rizzo (Asp Crotone). Non sono stati ancora firmati i decreti relativi alle nomine di Franco Sarica (Asp Reggio) «perché – ha spiegato il generale della guardia di finanza – necessita di ulteriori approfondimenti» e di Enzo Siclari (Ao Reggio), «perché la nomina è stata effettuata successivamente rispetto alle altre».
Le nomine erano state adottate nel settembre scorso dalla giunta regionale presieduta da Antonella Stasi, che aveva parlato di «scelta obbligata». Decreti che avevano scatenato polemiche politiche in seguito al parere contrario dell’Avvocatura dello Stato, seguito da quello dei ministeri della Salute e dell’Economia. Pezzi, una volta nominato commissario ad acta, aveva diffidato la l’esecutivo regionale affinché revocasse le delibere relative ai vertici degli enti sanitari.
Altra questione spinosa riguardava il dg della “Mater Domini”, Antonio Belcastro, che – a differenza degli altri manager, aveva anche firmato il relativo contratto di nomina. Pezzi ha annullato anche quella delibera. Del caso si è occupato proprio ieri anche la giunta regionale, che ha preso atto delle dimissioni di Belcastro dall’incarico di direttore generale. In questo modo dovrebbero essere scongiurati possibili contenziosi. Al suo posto arriva l’attuale direttore sanitario dell’Azienda, Caterina De Filippo.
Altra nomina riguarda l’Asp di Crotone. Pezzi ha affidato l’incarico a Giuseppe Fratto, che sostituirà il dimissionario Giovanni Cozza. Fratto è stato nominato “soggetto attuatore con funzioni di direttore generale facente funzioni”, di fatto un commissario ad acta. È stato “pescato” dalla lista dei dirigenti “idonei” dell’Asp ed è quello con il punteggio più alto. Pezzi è convinto che sia la persona giusta per garantire la continuità funzionale dell’Azienda.
SODDISFAZIONE M5S
«L’annullamento delle nomine è una vittoria dello Stato di diritto e consegue a una grande battaglia di legalità del Movimento Cinque Stelle». Il candidato del M5S alla guida della Regione, Cono Cantelmi, accoglie con soddisfazione il decreto di Pezzi, seguito a ruota dalla deputata Dalila Nesci: «È l’ennesimo fatto concreto che deriva anche dall’impegno incessante del Movimento. Nella sanità, nella gestione dei fondi europei e nell’assegnazione di posti dirigenziali gli Scopelliti’s hanno adottato provvedimenti fuori della legge, oggi al vaglio della procura. Noi abbiamo difeso le regole e, soprattutto per la sanità, denunciato da soli le manovre sotto banco della politica». Dello stesso avviso anche il senatore Nicola Morra («Si sta facendo strada una diversa cultura, soprattutto perché niente può essere più nascosto. La storia di queste nomine racconta del silenzio complice di tutti i partiti, che hanno preferito salvaguardare il loro utile») e il deputato Paolo Parentela («Noi possiamo garantire un’amministrazione pubblica trasparente, priva di condizionamenti e perciò in grado di affrontare con metodo il problema principale della Calabria, che è la sanità»).
p. bel.
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