«Ad uno a uno stanno cadendo come pere i big della squadra Scopelliti’s». Lo dice la deputata M5s Dalila Nesci, a proposito della revoca, da parte del Comune di Crotone, del permesso a costruire rilasciato nello scorso febbraio al Marrelli Hospital, di proprietà del marito di Antonella Stasi, presidente della Regione Calabria. Tre mesi dopo il blitz della Finanza, che aveva acquisito alcuni atti, l’amministrazione comunale ha annullato il permesso di costruzione del polo oncologico. La parlamentare Cinquestelle – che facendola annullare aveva presentato un’interrogazione e un question time su una norma che avrebbe avvantaggiato l’apertura del Marrelli Hospital – precisa: «La Calabria vive una fase di passaggio, in cui il potere si sgretola rapidamente. Stanno emergendo, grazie alle interrogazioni e agli esposti del Movimento Cinquestelle, conflitti d’interesse, abusi e forzature che hanno trovato nelle nomine illegittime dei commissari delle aziende sanitarie il punto più estremo». «Prima dell’avvento di noi grillini – continua la parlamentare M5S – la gestione della cosa pubblica in Calabria procedeva con favori ad amici e compari; soprattutto, come dimostrano inchieste e cronache, per la scelta dei dirigenti regionali e l’avvio e accreditamento di cliniche private. Da quando siamo entrati in Parlamento, le porcherie dei potenti sono state svelate e sono arrivati i provvedimenti della magistratura e della burocrazia locale». Nesci conclude: «Nessuno può essere favorito per il ruolo di potere che occupa. Le regole sono uguali per tutti. Mi auguro che l’epilogo del Marrelli Hospital serva a riconsiderare con attenzione la vicenda della Fondazione Tommaso Campanella, che prova il fallimento della politica calabrese».
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