REGGIO CALABRIA Raffa mette alla porta gli assessori candidati alle regionali. Il presidente della Provincia di Reggio ha infatti revocato gli incarichi a Domenico Giannetta e Giuseppe Pirrotta, entrambi candidati nella lista di Forza Italia nella circoscrizione Sud. Le loro deleghe, assieme a quella di Giovanni Arruzzolo, sono state assunte ad interim dallo stesso Raffa, che aveva chiesto ai componenti della sua giunta di rassegnare le dimissioni in caso di candidatura alle elezioni del 23 novembre, in quanto «le sorti delle istituzioni devono essere sganciate dalle logiche politico-elettorali e richiedono uno sforzo esclusivo, non condivisibile con percorsi diversi, specie di carattere personale».
Una posizione chiara, ma l’invito del presidente forzista – come riferisce lui stesso – è stato accolto soltanto da Arruzzolo, candidato nella lista dell’Ncd.
«Pertanto, mio malgrado – spiega Raffa – mi sono trovato oggi costretto, anche al fine di evitare strumentalizzazioni di sorta, a revocare l’incarico agli altri due assessori che hanno deciso di correre per uno scranno a palazzo Campanella».
Raffa è convinto che le istituzioni «abbiano il dovere di servire in maniera esclusiva gli interessi dei cittadini che li hanno eletti e non quelli, anche indiretti, di carattere personale» e ringrazia gli altri esponenti della giunta «che aderendo a questa linea hanno deciso di non partecipare alla competizione del 23 novembre, dimostrando di aver capito e condiviso lo spirito che ha animato la mia presa di posizione».
Il presidente della Provincia parla di «decisione sofferta» ma non improvvisa, «dal momento che ne abbiamo, in più occasioni e a lungo, discusso nelle competenti sedi istituzionali con i diretti interessati». Nessuna ritorsione politica, assicura Raffa, ma un unico obiettivo: «Sottrarre l’esecutivo da interferenze di sorta e da possibili criticità che potrebbero pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi per i quali abbiamo ricevuto uno specifico mandato dagli elettori».
Chissà come l’avranno presa Giannetta e Pirrotta.
p. bel.
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