COSENZA L’avventura di Gianfranco Scarpelli all’Asp di Cosenza sembra essere arrivata al capolinea. Fonti accreditate del dipartimento Salute garantiscono che Luciano Pezzi avrebbe già avviato le procedure per la decadenza del manager, da sempre gradito ai fratelli più potenti della politica regionale, i Gentile. Il commissario ad acta alla Sanità – che nelle scorse settimane ha revocato le nomine di tutti i commissari delle Aziende sanitarie già deliberate dalla giunta regionale – pare deciso ad azzerare completamente tutto il management cooptato in modo “illegittimo” o ancora in sella nonostante precise pendenze giudiziarie. È proprio il caso del numero uno dell’Asp bruzia, rinviato a giudizio per il caso degli incarichi d’oro che sarebbero stati conferiti, in un regime di quasi monopolio, all’avvocato Nicola Gaetano. Secondo quanto trapela, Scarpelli – il cui contratto all’Asp è in scadenza –, dovrebbe aver tempo fino al prossimo 20 novembre per presentare le eventuali controdeduzioni. Dopodiché Pezzi potrebbe emettere il decreto di revoca.
La storia del grand commis è piuttosto travagliata. Subito dopo le elezioni europee, che avevano lasciato fuori dal Parlamento di Bruxelles l’ex governatore Peppe Scopelliti, la giunta regionale guidata da Antonella Stasi aveva rimosso dall’incarico Scarpelli (voto contrario di Pino Gentile e astensione degli assessori di Fi e Udc). Un blitz propiziato dallo stesso Scopelliti, che quel giorno sarebbe entrato a Palazzo Alemanni nonostante fosse già stato sospeso per effetto della legge Severino (in seguito alla condanna nel processo Fallara) e avesse già rassegnato le dimissioni di presidente della giunta regionale. Ufficialmente la revoca era dovuta proprio ai “guai” giudiziari di Scarpelli. Solo che in quel caso l’esecutivo regionale aveva usato la teoria dei “due pesi e due misure”, dal momento che un altro manager, il dg dell’Ao di Cosenza Paolo Gangemi, era stato lasciato al suo posto nonostante fosse coinvolto nella vicenda giudiziaria relativa alle “parcelle d’oro”, ancora una volta relative a incarichi a un legale di fiducia.
Ma Scarpelli, tuttavia, era rimasto al suo posto, dato che la nomina del suo sostituto, Alessandro Moretti, non era mai stata ratificata dal commissario ad acta alla Sanità, che in quel momento – a causa delle vicissitudini dell'”ex” Scopelliti – non era ancora stato nominato dal Consiglio dei ministri.
Poi il blitz: il 17 settembre, malgrado i pareri contrari dei ministeri e dell’Avvocatura dello Stato, la giunta regionale nomina i nuovi commissari delle Aziende sanitarie e – contestualmente – prende atto delle dimissioni di Moretti. Scarpelli torna quindi ufficialmente al suo posto, con un contratto ufficialmente in scadenza il 24 novembre.
Ora quello che sembra l’atto finale di un’interminabile soap. Con Pezzi che – dopo aver azzerato le nomine della giunta ritenute illegittime – avrebbe già avviato tutte le pratiche per mandare definitivamente a casa anche il manager tanto amato dai Gentile.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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