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D'Ascola e la pubblica amministrazione: «Così risparmieremo 5 milioni»

CATANZARO Un piano operativo per il personale regionale, che punti alla razionalizzazione e alla produttività e che produca 5 milioni di euro di risparmio. È il piano del candidato a presidente per…

Pubblicato il: 03/11/2014 – 13:44
D'Ascola e la pubblica amministrazione: «Così risparmieremo 5 milioni»

CATANZARO Un piano operativo per il personale regionale, che punti alla razionalizzazione e alla produttività e che produca 5 milioni di euro di risparmio. È il piano del candidato a presidente per Alternativa Popolare, la coalizione che vede insieme Ncd e Udc, il senatore Nico D’Ascola. «Al netto della questione sul precariato per la quale – ha detto D’Ascola – prevederemo una proposta a latere, che consenta l’applicazione delle leggi 296/06 e 244/07 per il comparto sanitario e la ridefinizione operativa per gli Lsu, offriamo alla Calabria una revisione completa del sistema burocratico. Innanzitutto i direttori generali, in linea con quanto fatto a livello nazionale, non potranno guadagnare più del presidente della giunta regionale: è impensabile assistere a retribuzioni lorde di 400-700mila euro, considerando che l’indennità complessiva per i direttori generali deve essere onnicomprensiva e non può lasciare spazi ad altri introiti».

«Per i dirigenti di settore e di servizio – ha aggiunto D’Ascola – non dovranno scattare automaticamente e in maniera indiscriminata premi di produttività, ma bisognerà applicare, con una certificazione impeccabile, i criteri meritocratici della legge Brunetta: da sempre, invece, la Regione ha premiato tutti, chi era bravo e chi non faceva nulla di straordinario».

D’Ascola ha parlato della relazione del Mef sostenendo che «si tratta di una relazione che condanna il sistema di reclutamento dirigenziale sia della giunta di centrosinistra che di quella di centrodestra. Ovviamente bisognerà aspettare le controdeduzioni, ma intanto si dovrà agire per recuperare le somme illegittime elargite e per rimuovere tutte le condizioni di illegalità: chi è stato assunto in spregio al decreto legislativo 165/2001 dovrà andare a casa. I dirigenti esterni dovranno essere non superiori alla quota del 7% complessivo, scelti per concorso e i loro curricula dovranno essere inviati preventivamente alla Corte dei conti per la registrazione di legittimità».

«I quadri D e C – ha evidenziato – che tengono realmente in piedi questa Regione andranno assegnati annualmente uno dei cinque milioni di euro risparmiati complessivamente, privilegiando sempre i meccanismi di produttività. Dare 500 euro in più mensilmente a un funzionario in busta paga ha degli effetti positivi e diversi, proprio sul piano keynesiano, rispetto a dare indiscriminatamente duemila euro netti in più a dirigenti che non producono nulla. Stessa cosa equivale per i quadri C, composti in gran parte da personale laureato, altamente specializzato e mai valorizzato».

«I quattro milioni di euro – ha concluso – che risparmieremo andranno a implementare il fondo per le famiglie con gli sgravi sull’addizionale Irpef che illustreremo prossimamente, ma più in generale la rivisitazione della macchina burocratica introdurrà sistemi di meritocrazia, di dignità, di efficienza e di velocizzazione della struttura amministrativa».

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