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Dirigenti, scontro tra Regione e Mef

CATANZARO Gli incarichi illegittimi conferiti ai dirigenti della Regione e certificati dal ministero dell’Economia? Non esistono, nel senso che tutto è stato compiuto secondo quanto previsto dalla …

Pubblicato il: 04/11/2014 – 12:18
Dirigenti, scontro tra Regione e Mef

CATANZARO Gli incarichi illegittimi conferiti ai dirigenti della Regione e certificati dal ministero dell’Economia? Non esistono, nel senso che tutto è stato compiuto secondo quanto previsto dalla legge. I tre dirigenti di Palazzo Alemanni (il direttore generale del dipartimento Personale Umberto Nucara, quello del settore giuridico Sergio Tassone dirigente del settore giuridico e l’omologo del settore economico Giuseppe Longo dirigente del settore economico) che hanno inviato al governatore facente funzioni Antonella Stasi le controdeduzioni alla relazione del Mef non hanno dubbi sulla linearità degli atti compiuti nel corso di questi anni dalla giunta regionale. E anzi rilanciano. Arrivando a mettere in discussione la correttezza e la trasparenza dell’ispettore Gaetano Mosella, inviato nei mesi scorsi da Roma proprio con il compito di fare chiarezza sulla burocrazia regionale calabrese.

E poco importa se la magistratura contabile e quella penale hanno già adottato i primi provvedimenti. Ancora di meno se la Procura di Catanzaro ha notificato al direttore generale della presidenza della giunta regionale Franco Zoccali non solo un avviso di garanzia, ma anche un contestuale provvedimento di sequestro (disposto dal gip su richiesta del pm Gerardo Dominijanni) per beni del valore di circa 900mila euro, entrambi relativi al procedimento aperto a suo carico per quel primo incarico ottenuto dalla Regione Calabria, ricevuto secondo i pm in totale assenza dei requisiti richiesti. I tre burocrati sono convinti di riuscire a vincere il braccio di ferro ingaggiato con il dicastero di via XX Settembre. Per i dirigenti della Regione Calabria la relazione scritta da Mosella è frutto di pregiudizi. Il motivo? L’ispettore del ministero dell’Economia ha partecipato nel 2007, senza successo, al concorso indetto dalla Regione Calabria per l’assunzione di 45 dirigenti, «risultando escluso già nella fase delle prove pre-selettive». Lo stesso concorso è stato esaminato da Mosella nella sua relazione. «Appare chiaro – aggiungono Nucara, Tassone e Longo – che tale circostanza pone, almeno in astratto, dubbi sulla effettiva terzietà, imparzialità e serenità di giudizio e, comunque, forse avrebbe dovuto indurre l’ispettore a rinunciare all’incarico o, quantomeno, darne opportuna informativa».

Nella relazione di Mosella c’era di tutto: dirigenti senza titoli, remunerazioni fuori norma, incarichi a tempo determinato oltre i limiti previsti dalla legge, professionalità esterne chiamate alla Regione contro ogni principio di buona amministrazione. Un campionario da far impallidire perfino quanto visto a Reggio Calabria negli anni del “modello” targato Scopelliti. 

Adesso questa nuova puntata. Lo scontro tra la Regione e il ministero dell’Economia è senza precedenti. Il tramonto della nona legislatura calabrese è davvero triste.

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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