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Precari, confermata la mobilitazione del 7 novembre

CATANZARO La Cgil conferma la mobilitazione generale di venerdì 7 novembre, che si articolerà in due iniziative che avranno luogo, contemporaneamente, a Lamezia Terme e a Gioia Tauro. La protesta d…

Pubblicato il: 04/11/2014 – 14:47
Precari, confermata la mobilitazione del 7 novembre

CATANZARO La Cgil conferma la mobilitazione generale di venerdì 7 novembre, che si articolerà in due iniziative che avranno luogo, contemporaneamente, a Lamezia Terme e a Gioia Tauro. La protesta del sindacato, riguarda in modo particolare la situazione dei precari e lo sviluppo dell’area del porto di Gioia di Tauro. Intanto sul blocco generale voluto dalle sigle regionali, si è espressa la Uil-Temp.
«Quella di oggi – fa infatti sapere, in relazione alle manifestazioni di oggi dei precari e dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, il segretario Uil-Temp Gianvincenzo Benito Petrassi – è una importante mobilitazione in difesa del lavoro. In questa regione bisogna smetterla di pensare solo all’assistenzialismo e a inutili soluzioni tampone». «Oggi siamo scesi in piazza – aggiunge Petrassi – per chiedere risultati concreti, come la stabilizzazione di Lsu ed Lpu e il pagamento degli arretrati per gli ammortizzatori sociali in deroga. Chiediamo con forza soprattutto il ricollocamento di chi oggi è in regime di ammortizzatori in deroga e di chi un lavoro non lo ha mai avuto. Siamo qui per per chiedere lavoro. Lavoro vero e regolare, che dia dignità alle persone che lo hanno perso e a chi non l’ho mai trovato».
«Servono – sostiene l’interessato – azioni concrete per ricollocare i lavoratori. Con le belle parole la realtà non si cambia. Sono inaccettabili il comportamento e l’inefficienza della Regione. Ancora non è stato pubblicato nessun bando per il ricollocamento dei lavoratori e, a oggi, ci sono infinite difficoltà nel pagare, tramite “Calabria lavoro”, le spettanze per le politiche attive. La protesta di Uil e Cisl di questa mattina ha suscitato l’attenzione del governo nazionale, portandolo a convocare i sindacati il 12 novembre. A questo punto l’interlocutore è ai massimi livelli e le risposte dovranno essere certe, in quanto l’appuntamento romano avverrà senza filtri e intermediazioni. Dalla piazza parte l’avvertimento: nessuno pensi – conclude – di abbandonare la Calabria a se stessa».

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