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Equitalia "salva" Catanzaro servizi

CATANZARO Sembra aprirsi una speranza per la Catanzaro Servizi spa, la società in house del Comune di Catanzaro a cui è demandata la gestione di diversi servizi sul territorio dei Tre Colli, e per …

Pubblicato il: 06/11/2014 – 14:14
Equitalia "salva" Catanzaro servizi

CATANZARO Sembra aprirsi una speranza per la Catanzaro Servizi spa, la società in house del Comune di Catanzaro a cui è demandata la gestione di diversi servizi sul territorio dei Tre Colli, e per i suoi 156 dipendenti.
Una nota di Equitalia inviata a Palazzo de Nobili, infatti, ha informato l’ente di un ulteriore credito Ici di 1 milione e 486mila euro vantato nei confronti dell’Aterp, somma che il Comune intende destinare alla copertura dell’ulteriore disavanzo di circa 1,4 milioni nel bilancio della società di cui è unico socio.
Il credito è una somma non iscritta a bilancio perché il Comune non ne era a conoscenza: se infatti non fosse arrivata a Palazzo de Nobili la comunicazione di Equitalia, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto.
Intanto, dopo che al comando di Catanzaro servizi si sono succeduti diversi liquidatori, finalmente il piano industriale è stato inoltrato al Comune: Pierluigi Foglia, commercialista e attuale liquidatore della società, ha fotografato la situazione della società che attualmente conta 156 dipendenti e un “buco” di circa 6,3 milioni di euro, di cui oltre 4,5 derivanti dai contenziosi della società nell’affare Parco Romani, ad oggi ancora in via di definizione giudiziale.
Per risanare i conti, nel documento inviato, il liquidatore ritiene fondamentale alcuni atti come la fusione con un’altra società in house del Comune, la Argento immobiliare, il cui patrimonio netto di circa 2,2 milioni consentirebbe alla Catanzaro servizi di riequilibrare, seppur parzialmente, i conti. La pratica è stata già deliberata dal consiglio comunale nello scorso luglio e la procedura sta facendo il suo corso.
A questa si aggiunge la necessità di provvedere a una immissione di liquidità nelle casse societarie per 1,4 milioni – il credito di cui sopra –, oltre che di procedere a una nuova definizione dei servizi erogati dalla società e ai nuovi costi relativi a carico del Comune (anche per quest’ultima si tratta di una misura già deliberata dal Consiglio).
Inoltre, sempre da quanto emerge dal piano industriale, è necessario rivedere alcuni costi di esercizio: blocco degli straordinari, se non in casi eccezionali (il costo del personale si attesta attorno all’80% dei costi sostenuti dalla società); un piano di intervento per il contenimento dei costi energetici (l’installazione di un impianto fotovoltaico per la piscina comunale, ad esempio, porterebbe ad un risparmio di 120-150mila euro annui) e una ristrutturazione gestionale della società.
Ultimo ma fondamentale intervento, sempre secondo il piano industriale, è quello relativo alla definizione della questione Parco Romani: in questo caso, i debiti potrebbero estinti o quantomeno ridotti grazie a una transazione in via bonaria. La società Aurora srl, ad esempio, si era già detta disponibile a risolvere il contenzioso relativo a Parco Romani «ove vengano restituite le unità immobiliari a suo tempo conferite nell’Immobiliare Argento Srl».
Discorso diverso per le pendenze con Gatto costruzioni e Parco Romani, per le quali Foglia paventa la possibilità per Catanzaro servizi di contrarre mutui per oltre 3 milioni di euro. Così facendo, Catanzaro servizi otterrebbe lo sblocco delle somme sottoposte a pignoramento e quindi potrebbe far fronte agli impegni finanziari a breve e a lungo termine, riprendendo così la propria attività e mantenendo in vita i 156 posti di lavoro.

 

Alessandro Tarantino

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