La Cgil calabrese e quella sua «giornata indimenticabile»

«Giornata indimenticabile» o «giornata da dimenticare»? Poteva scrivere così la Cgil nel suo contestatissimo documento! Giornata da dimenticare. Senza altri termini che ricordano momenti drammatici per il Paese. E sarebbe stato meglio per tutti.
Ma in sostanza c’è forse solo un’esagerazione nei termini, che si poteva evitare tranquillamente. Anche perché gettare benzina sull’incendio può provocare una catastrofe. E non conviene a nessuno in questo momento. Nemmeno alla Cgil.
Però credo che alla fine non accadrà nulla. Il sindacato fa bene a protestare, perché i lavoratori hanno il diritto a essere tutelati. Ma i disoccupati sono però sempre più soli e dimenticati. Quelli calabresi sono in un dramma senza speranza!
Il Pd nazionale va solo ringraziato per aver deciso di tenere in Calabria la sua assemblea nazionale, fatto senza precedenti.
Io però non avrei risposto alla Cgil e alle sue esagerate note contro il Pd. L’avrei semmai invitata a consegnare a Renzi, che verrà in Calabria ben due volte in 15 giorni, un documento serio, con le sue proposte (o controproposte) per il lavoro e lo sviluppo della Calabria. Con due colonne chiare chiare, nette e comprensibili a tutti: quanto costa, dove prendere i soldi.
Avrebbe così fatto un figurone, il sindacato della Camusso.
Il Pd avrebbe dovuto prendere appunti, per poi rispondere chiaramente al sindacato che cosa si può fare ed entro quando. Con altrettanta chiarezza e franchezza.
Evitando di tirare in ballo ogni volta quella solita ed inutile “cabina di regia”. Dagli anni ’70 in poi ne abbiamo visto fin troppe!

*ex deputato Pd