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«Ben nota la criticità dell'area del multisala»

COSENZA «Era ben nota la criticità di quell’area». E’ stata ribadita, nel Tribunale di Cosenza, la pericolosità della zona in cui sorge il multisala di Zumpano e dove, nel marzo del 2011, si è veri…

Pubblicato il: 10/11/2014 – 15:50
«Ben nota la criticità dell'area del multisala»

COSENZA «Era ben nota la criticità di quell’area». E’ stata ribadita, nel Tribunale di Cosenza, la pericolosità della zona in cui sorge il multisala di Zumpano e dove, nel marzo del 2011, si è verificata una frana. Nel corso dell’udienza, che si è svolta questa mattina, sono stati sentiti tre agenti della polizia giudiziaria che hanno acquisito tutta la documentazione relativa alle proprietà in cui si è verificato l’evento.
Nel processo sono imputati Claudio Carelli, ex sindaco di Zumpano, Ovidio Antonio De Ierolamo (legale rappresentante della Lidl, che sotto il costone “incriminato” ha costruito un supermercato), e Carlo Simeoli della “Dual Village”, che in quell’area ha fatto sorgere un cinema multisala. Tutti accusati del reato di frana e crollo di costruzioni.
I controlli effettuati – hanno riferito i tre – hanno accertato che quelle particelle ricadevano nei terreni di proprietà del Lidl e del multisala. Dagli esiti delle consulenze affidate dal pm Casciaro, è emerso come la criticità di quell’area sia ben nota. Secondo l’accusa, in quell’area non era opportuno costruire o quantomeno bisognava mettere in atto delle misure di prevenzione.
Furono le telecamere di “Presa diretta” a mostrare pericoli e incongruenze perché l’area in cui la struttura è stata realizzata è tra quelle ad altissimo rischio. Così la Procura di Cosenza ha avviato l’attività di indagine dopo gli esposti depositati. In particolare, tutto è iniziato dalle denunce presentate dal geologo Carlo Tansi, oggi presente in tribunale.
Lo smottamento ha interessato anche il parcheggio del cinema inaugurato alcuni mesi dopo. Proprio nei giorni in cui l’inviato del programma di Riccardo Iacona, Domenico Iannacone, si trovava in città per raccontare la storia di quella pericolante porzione di territorio. Qualche mese più tardi, nel corso dell’inchiesta tv sul dissesto idrogeologico, è arrivata anche l’ammissione dell’Autorità di bacino: nell’area industriale “incriminata” il rischio è massimo. In quella zona non si potrebbero realizzare insediamenti di alcun tipo.
E oggi nell’aula del Tribunale di Cosenza erano presenti anche le telecamere di “Presa diretta” e Riccardo Iacona, che dedicherà uno spazio alla frana di Zumpano in una nuova puntata della trasmissione dedicata al rischio idrogeologico. 
Nella prossima udienza, prevista per il 19 gennaio, saranno ascoltati i consulenti del pm: il professore Gino Crisci, rettore dell’Unical, e l’ingegnere Ponte.
L’avvocato Fabio Spinelli, legale di Wwf Italia che si è costituita parte civile, ha sottolineato: i periti erano stati nominati dalla Procura della Repubblica durante la fase delle indagini preliminari al fine di esaminare «la situazione morfostrutturale dei luoghi, con particolare riferimento alle aree sulle quali insistono le strutture commerciali già interessate dai movimenti franosi e alle aree immediatamente adiacenti, e se tale situazione presenti rischi attuali di fenomeni di smottamento che possanoulteriormente interessare le strutture esistenti, sia a valle che a monte della parete in oggetto, nonché se tale situazione sia stata correttamente e debitamente valutata all’epoca della formazione degli atti amministrativi che hanno condotto al rilascio di permessi a costruire».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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