Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
in merito agli articoli apparsi oggi sul quotidiano on-line da Lei diretto: “Il Consiglio riabilita il voto disgiunto” a firma Antonio Ricchio e “Una grave dimenticanza” a Sua firma, mi corre l’obbligo di informarla che appena avuta notizia degli articoli in questione ho immediatamente avviato una verifica sulle responsabilità dello spiacevole quanto inaccettabile disguido che ha portato all’episodio di disinformazione negli stessi evidenziato. Dagli accertamenti è emerso che il vademecum non è stato preventivamente autorizzato né dall’organo politico del Consiglio regionale né dal sottoscritto, ma è stato ideato, prodotto e inserito sul sito autonomamente dal Servizio informatico dal suo dirigente. Condivido in maniera incondizionata che della cosa il responsabile del Servizio, nel correggere il maldestro errore in cui è incorso, avrebbe dovuto chiedere scusa a tutti i lettori del sito istituzionale del Consiglio regionale. Lo faccio io in questa sede e provvederò a inserire analogo messaggio sul sito istituzionale del Consiglio nella mattinata di domani e la informo che sull’episodio un procedimento disciplinare nei confronti di chi si è reso responsabile di un così grossolano e dannoso comportamento.
Con stima,
Carlo Pietro Calabro
*Segretario generale del consiglio regionale calabrese
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