CATANZARO La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro ha assolto da tutte le accuse cinque esponenti del clan Bonavota di Sant’Onofrio accusati di omicidio, detenzione illegale di armi ed estorsioni, con l’aggravante delle modalità mafiose. Nel processo di secondo grado erano imputati Pasquale Bonavota (39 anni), difeso dagli avvocati Alfredo Gaito e Francesco Muzzopappa; Domenico Bonavota (34), difeso da Nicola Cantafora ed Enzo Gennaro; Onofrio Barbieri (33), difeso da Salvatore Staiano e Sergio Rotundo; Francesco Salvatore Fortuna (33), difeso da Tiziana Barillaro e Sergio Rotundo, ed Antonio Patania (28), difeso da Enzo Gennaro e Giacomo Gullo. La Corte ha anche disposto la restituzione dei beni sequestrati agli imputati. Parti civili si erano costituiti il Comune di Sant’Onofrio e la Provincia di Vibo. Il pm distrettuale Marisa Manzini aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati.
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