CINQUEFRONDI Sono state identificate le sei persone morte nell’incidente stradale sulla statale Jonio-Tirreno, nei pressi di Cinquefrondi. A bordo della Yaris c’erano padre e figlio, Pasquale e Francesco Barbaro, di 53 e 29 anni, originari di Platì ma residenti a Locri. Nella Mini Cooper c’erano quattro ragazzi, Luigi Moro, di 26 anni, Giuseppe Figliomeni, 25 anni, ed i fratelli Gabriele e Napoleone Luciano, di 23 e 31 anni. Questi ultimi stavano andando a vedere la partita di calcio Rosarnese-Siderno. Mentre le altre due vittime, Pasquale e Francesco Barbaro, che viaggiavano a bordo della Yaris, stavano tornando a casa dopo aver fatto degli acquisti in un supermercato della zona. Le due auto si sono scontrate frontalmente. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente. Lo scontro tra le due automobili, secondo quanto si è appreso, è stato molto violento. I mezzi, secondo la testimonianza di alcune persone che erano sul posto, sono andati completamente distrutti tanto che, in un primo momento, è stato difficile riuscire ad accertare il tipo di automobili. Secondo quanto accertato, le auto si sono scontrate frontalmente su un viadotto della strada statale Jonio Tirreno, nei pressi di Cinquefrondi, ed a causa del violento impatto la Mini Cooper è rimasta sulla carreggiata come se si fosse sventrata. Metà della Yaris, invece, è rimasta sulla carreggiata mentre l’altra parte è caduta nel burrone profondo una quarantina di metri. Gli accertamenti della polizia stradale si sono resi particolarmente difficili proprio perché i pezzi delle automobili sono disseminati ovunque. Sul posto sono intervenute numerose pattuglie: alcune squadre della polizia, inoltre, hanno raggiunto la Yaris caduta nel burrone profondo una quarantina di metri. Il traffico sulla strada Jonio-Tirreno è rimasto bloccato per diverse ore per ultimare tutti gli accertamenti. Numerose squadre dei vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Siderno, Polistena e Palmi, sono intervenute sul luogo dell’incidente stradale. Le squadre operative, coordinate dal funzionario di turno e sotto le direttive del comandante provinciale Pietro Foderà – anch’egli intervenuto sul posto –, hanno lavorato diverse ore per estrarre le vittime rimaste incastrate all’interno degli abitacoli e recuperare i corpi che, a causa dell’impatto, sono stati sbalzati nel burrone sotto il viadotto.
LA TESTIMONIANZA «È una scena drammatica. Sembra l’inferno». È questa la testimonianza di un automobilista che ha raggiunto il luogo dell’incidente stradale avvenuto sulla strada statale Jonio-Tirreno nel quale sono morte sei persone. «Ci sono pezzi di auto ovunque – ha aggiunto – e poi ci sono buste della spesa e latte per bambini. Speriamo solo che tra le vittime non ci siano bambini. È una scena indescrivibile».
LE INDAGINI SULLA DINAMICA Il pm di turno della Procura di Palmi, Rocco Cosentino – anch’egli giunto sul luogo dell’incidente stradale –, ha aperto un fascicolo su quanto accaduto. Fondamentale sarà la ricostruzione che gli agenti della polizia stradale, intervenuti sul posto dai distaccamenti di Palmi, Brancaleone e Siderno, saranno riusciti a compiere sulla dinamica e sulle cause dello scontro tra le due automobili. Al centro delle verifiche portate avanti dalla stradale la velocità delle due auto coinvolte nell’incidente. Secondo quanto si è appreso il contachilometri della Mini Cooper si sarebbe bloccato a una velocità elevata. Dovrà essere verificato se quella indicata dal tachimetro sia realmente la velocità avuta al momento dell’impatto. Stando ai primi accertamenti, tutti sarebbero morti all’istante.
LA GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELLA STRADA La strage di Cinquefrondi arriva proprio in occasione del giorno in cui si celebra la giornata mondiale delle vittime della strada. Proprio in questa giornata Papa Francesco ha auspicato «l’impegno costante nella prevenzione degli incidenti stradali, come pure un comportamento prudente e rispettoso delle norme da parte degli automobilisti». Mentre in tutta Italia la polizia stradale ha ricordato le vittime della strada.
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