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Expo e criminalità, «Controlli fruttuosi»

CATANZARO Il comandante generale della Guardia di finanza Saverio Capolupo, ha visitato questa mattina a Catanzaro il comando regionale per incontrare gli ufficiali e i militari e analizzare l’atti…

Pubblicato il: 17/11/2014 – 14:57
Expo e criminalità, «Controlli fruttuosi»

CATANZARO Il comandante generale della Guardia di finanza Saverio Capolupo, ha visitato questa mattina a Catanzaro il comando regionale per incontrare gli ufficiali e i militari e analizzare l’attività operativa svolta dalla Guardia di finanza in Calabria. «I finanzieri in questa regione – ha detto Capolupo – hanno raggiunto risultati straordinari, in modo particolare contro la ‘ndrangheta e il traffico di droga». Ad accogliere il generale, il comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale Filippo Ritondale, il comandante regionale della Guardia di finanza Gianluigi Miglioli, e il comandante provinciale di Catanzaro Antonio De Nisi. «Sul versante dei controlli della spesa pubblica – ha aggiunto il generale Capolupo – la Calabria ci sta dando grandi soddisfazioni. E ci sta dando ragione sull’inversione di tendenza che abbiamo attuato da qualche anno, e cioè che prima di reprimere l’evasione dobbiamo occuparci del corretto impiego del denaro pubblico».
A margine dell’incontro, Capolupo ha parlato anche dell’Expo e della situazione europea: «Il sistema di prevenzione dell’infiltrazione della criminalità organizzata nell’Expo – ha detto – funziona e ha dato degli ottimi risultati. C’è stato un servizio specifico sulle infiltrazioni della criminalità, ma in sostanza il sistema di prevenzione funziona. Poi che al Nord ci sia la criminalità, quello mi sembra un dato pacifico».
«A livello europeo – ha continuato – siamo il Paese che reprime di più, ma non è detto che siamo quelli che frodano di più. Una volta tanto che l’efficienza c’è, non barattiamola con un fatto negativo. Non credo – ha continuato Capolupo – che i dati che vengono pubblicati e che dicono che in Italia ci sia il 60 per cento di corruzione sul totale di quella presente all’interno dell’Unione europea, siano quelli giusti. Non è un dato scientifico e non è comprovato. È certo, però, che la corruzione esista, e che debb essere debellata. Da parte nostra, in questo senso, c’è il massimo impegno».  

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