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Il ritorno alla politica di Scopelliti

CATANZARO Ci ha provato in tutti modi a evitare iniziative pubbliche, comizi o incontri più o meno informali. Provato dalla batosta elettorale patita alle europee, reduce dallo strappo con il Nuovo…

Pubblicato il: 18/11/2014 – 21:30
Il ritorno alla politica di Scopelliti

CATANZARO Ci ha provato in tutti modi a evitare iniziative pubbliche, comizi o incontri più o meno informali. Provato dalla batosta elettorale patita alle europee, reduce dallo strappo con il Nuovo centrodestra, più di uno tra i suoi consiglieri gli aveva consigliato di tenersi alla larga dalla competizione elettorale. Alla fine, però, Peppe Scopelliti ha ceduto. Fatale, in questo senso, si è rivelato l’invito arrivatogli da Claudio Parente, uno dei suoi fedelissimi. L’ex governatore ieri sera ha fatto capolino all’”Orso cattivo” di Settingiano, alle porte di Catanzaro. E non ha perso l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Ne ha per tutti, Scopelliti. Per gli (ex) amici di Ncd che lo hanno scaricato nel momento di maggiore difficoltà ovvero dopo la condanna incassata nel “processo Fallara” e le dimissioni da presidente della giunta regionale («tra tutti i dirigenti scesi da Roma a fare campagna elettorale, nessuno ha speso una parola per dire quanto di buono è stato fatto nel corso di questi anni»); ma bordate vengono riservate anche all’indirizzo del centrosinistra e di Mario Oliverio. Scopelliti vede come fumo negli occhi la possibile vittoria del candidato dem. D’altronde nel corso di questi anni Oliverio è stato tra i pochi a mantenere sempre alta la barra dell’opposizione al suo centrodestra.

La platea “amica” carica ancora di più Scopelliti. Che a un certo punto la butta lì, senza troppi giri di parole: «Se in campo ci fossi stato ancora io nel pieno dei poteri, Oliverio lo avrei battuto sicuramente. Con me a capo della giunta, la sinistra sarebbe rimasta all’opposizione per ancora un po’ di anni». Si narra che tra i presenti – davvero tanti, si parla di oltre 250 persone – qualcuno abbia storto il muso. Ma tant’è. La gaffe nei confronti di Wanda Ferro – candidata a cui Scopelliti ha assicurato sostegno e lealtà nonostante la diretta interessata vada ripetendo di presentarsi «in discontinuità» con la sua amministrazione – è consumata. E quando Ferro prende la parola, tra i più preoccupati che possa concretizzarsi un grave incidente diplomatico, c’è Paolo Abramo. «Non è questo il momento – scandisce la candidata di Forza Italia – di fare “operazioni verità”. Ora siamo in campagna elettorale ma ciò non mi impedisce di dire in diversi settori della Regione si poteva fare di più e meglio».

Il resto (di Scopelliti, s’intende) è tutto un lodare il lavoro fatto da Parente nel corso dell’ultima legislatura. D’altra parte il rapporto tra il consigliere regionale e l’ex governatore è solidissimo e non ha subìto scossoni nel corso di questi anni. «Senza Peppe – non si stancava di ripetere nelle scorse settimane l’ex presidente dell’Us Catanzaro  – siamo in balìa delle onde, vittime dei personalismi e delle scelte di corto respiro». Poi sono arrivati l’ufficializzazione della candidatura di Wanda Ferro e lo strappo definitivo con gli alfaniani del Nuovo centrodestra. Parente, al riguardo, non ha mai avuto dubbi e ha scelto di stare ancora una volta al fianco di Scopelliti.

Residua un interrogativo: siamo proprio sicuri che tale compagnia sia gradita alla “lady di Ferro”?

Antonio Ricchio

a.ricchio@corrierecal.it

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