CATANZARO Caravaggio arriva a Taverna, nella patria del pittore che più ha colto l’insegnamento del maestro dei chiaroscuri, il calabrese Mattia Preti. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri nell’ambito di una conferenza stampa. «È il più grande pittore di tutti i tempi – ha detto l’assessore – ma finora in Calabria non abbiamo mai avuto esposto un suo quadro. L’otto di febbraio 2015, proveniente dalla Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, verrà invece ospitato il suo San Giovannino»
La tela si potrà ammirare fino a fine marzo nella cornice del museo civico di San Domenico, «in un ideale colloquio con la “Predica di San Giovanni” di Mattia Preti, che è effigiato in basso a destra con i simboli della sua vita e del suo destino: il pennello di pittore e la spada di Cavaliere di Malta», ha detto il sovrintendente del polo museale Romano Daniela Porro.
Caligiuri, introdotto dal sindaco di Taverna Eugenio Canino, ha inquadrato l’appuntamento nell’ambito delle manifestazioni sui 400 anni della nascita di Mattia Preti, iniziate nel 2013, proseguite nel 2014 e che continueranno anche nel 2015 con una serie di attività: dalla mostra sul nudo nell’arte al museo nazionale di Reggio Calabria, dove tele di San Sebastiano di Mattia Preti verranno messe a confronto con i bronzi di Riace su un tema eterno dell’arte, alla mostra sugli anni giovanili di Mattia Preti a Roma presso Palazzo Corsini.
L’assessore ha poi ha poi collocato le iniziative pretiane nel contesto delle iniziative culturali sviluppate dalla Regione in questi anni che «hanno determinato nel 2013, come studiato dalla Banca d’Italia – ha riferito – l’apporto delle attività culturali pari al 15 della ricchezza prodotta annualmente in Calabria. Si tratta di un dato destinato a crescere, quando gli ingenti investimenti già effettuati nella scuola, nella ricerca e nei beni culturali – ha concluso – dispiegheranno maggiormente i propri effetti».
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