ROCCELLA JONICA «Forza Wanda, ce la farai, d’altro canto sei una donna… di Ferro, e quindi sarai la presidente della Regione Calabria». Così Silvio Berlusconi si è rivolto a Wanda Ferro, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, in una telefonata fatta ai partecipanti a una manifestazione elettorale svoltasi stasera a Roccella Jonica in vista delle regionali di domenica prossima.
«Continuo a lavorare – ha detto – alla rifondazione di Fi e sto cominciando a lavorare bene alla ricostruzione di tutto il centrodestra. Sono convinto che lo splendore di Renzi e di questo governo sia appannato. Si è capito che dopo tante promesse i risultati non ci sono. Siamo dentro a una purtroppo grave crisi che non è congiunturale ma strutturale per cui non ci saranno risultati che potranno portare voti alla sinistra. Stiamo facendo un lavoro forte e profondo di rinnovamento di Forza Italia, convinti come siamo che è ancora nostro dovere continuare a interessarci del nostro Paese, della sua democrazia, della sua libertà e del benessere di tutti noi. Potrò tornare in televisione penso dal 16 febbraio per le campagne elettorali delle regioni e sono assolutamente convinto di poter ricostruire l’alleanza di centrodestra, di poterci confrontare alla pari se non in vantaggio e di potere aspirare ancora ad andare a fare il bene del Paese impegnandoci in una attività di governo che sarà per molti versi indirizzata anche a cambiare quello che è l’attuale Europa».
«Dovremo fare squadra con gli altri Paesi, a partire da quelli mediterranei – ha detto ancora Berlusconi – e dovremo chiedere un cambio della politica monetaria che oggi ha portato l’euro a valorizzarsi troppo rispetto al dollaro. Dovremo chiedere che si torni al cambio di 1 a 1, altrimenti sono meno convenienti i nostri prodotti e che la Banca centrale europea possa immettere grandi quantità di liquidità e sia in grado di stampare moneta per pagare i titoli del debito pubblico di quei Paesi che non dovessero farcela con gli euro nelle loro casseforti. Queste sono le condizioni minime per cui noi si possa continuare a restare nell’euro».
«Se fossimo, e speriamo di esserlo – ha concluso il leader di Forza Italia – una decina di Paesi su 18 a chiedere queste cose, potremmo veramente ottenerle anche contro la tradizionale posizione della Germania e della signora Merkel».
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