"Lotteria turismo", Naccari Carlizzi: «Il sistema è quello del sorteggio»

LAMEZIA TERME Fitto di precisazioni il botta e risposta tra il consigliere del Pd Demetrio Naccari Carlizzi e Pasquale Anastasi, dirigente generale del dipartimento Turismo. Il primo aveva di recente sollevato delle perplessità in merito all’istituzione, da parte di Anastasi, di una commissione preposta al sorteggio dei beneficiari dei contributi. «Manca solo il “gratta e vinci”, aveva chiosato Naccari, e subito dopo era arrivata la controreplica di Anastasi: «Non c’è nessun sorteggio – aveva risposto – si tratta di un procedimento supportato da atti».
Adesso giunge invece la controreplica di Naccari Carlizzi: «Prendo atto delle precisazioni del dottor Pasquale Anastasi – afferma il consigliere democratico – in merito alle perplessità da me palesate agli organi di stampa sulle inusuali procedure seguite per la concessione dei contributi di cui alla legge regionale n. 13/85, ma devo a mia volta precisare che non era in discussione l’impegno profuso dal dipartimento e lo sforzo compiuto da personale per istruire e definire tutti gli adempimenti amministrativi».
«Il problema che mi sono posto – continua l’interessato – è stato quello di assicurare che i benefici economici siano erogati con criteri predeterminati in modo che ogni interessato possa presentare domande ben circostanziate tenendo conto di quelli che sono gli aspetti progettuali oggetto di valutazione. Ciò risponde a un obbligo che la legge 241 del 1990, che vale anche per la Regione Calabria, impone a tutte le pubbliche amministrazioni. Allo stato, non mi risulta che la Regione abbia predeterminato criteri con apposito regolamento, tranne che con la delibera numero 770 del 2010 pubblicata sul portale regionale». «Nella fattispecie – continua Naccari Carlizzi – è stata adottata la delibera numero 288 del 2014, che individua criteri solo di massima, di carattere quindi generale, e specifica le tipologie di manifestazioni che avranno priorità nella concessione dei contributi. Inoltre, sempre in via generale, al punto quattro si indicano gli elementi di valutazione di cui terrà presente per l’attribuzione dei benefici».
«A parte le genericità dei criteri – afferma il consigliere – la commissione avrebbe dovuto fare una griglia di valutazione tenendo conto di quanto fissato in delibera e, quindi, valutare per ogni progetto l’ampiezza e l’articolazione del programma organizzativo, la diffusione e la pubblicizzazione del medesimo e, quindi, stilare una graduatoria che tenesse conto delle priorità fissate dalla giunta. Ma a quanto pare, e ne ho conferma, dalle dichiarazione di Anastasi alla fine si è fatto ricorso del tutto irritualmente, sia pure come sostenuto, per 40 pratiche, al sistema del sorteggio, in barba alla legge 241/90 e ad ogni regola di trasparenza, soprattutto se tale sorteggio non è avvenuto in forma pubblica alla presenza degli interessati. Ma ovviamente, siamo in Calabria, dove vigono altri codici», conclude.