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Processo Lanzino, quei colloqui in carcere

COSENZA I colloqui nel carcere di Turi sono stati al centro di una nuova udienza tecnica che si è svolta oggi nell’aula della Corte d’Assise di Cosenza nell’ambito del processo sulla morte di Rober…

Pubblicato il: 19/11/2014 – 18:44
Processo Lanzino, quei colloqui in carcere

COSENZA I colloqui nel carcere di Turi sono stati al centro di una nuova udienza tecnica che si è svolta oggi nell’aula della Corte d’Assise di Cosenza nell’ambito del processo sulla morte di Roberta Lanzino, la studentessa violentata e uccisa il 26 luglio del 1988 sulla strada di Falconara Albanese, nel Cosentino. Per quel brutale assassinio è imputato Franco Sansone, accusato di aver violentato e ammazzato Roberta assieme a Luigi Carbone, vittima di lupara bianca. Per l’omicidio di Carbone sono accusati, invece, Alfredo Sansone e il figlio Remo, rispettivamente padre e fratello di Franco.

Come stabilito dalla precedente udienza il giudice Maria Antonia Gallo (a latere Lo Feudo) ha accolto la richiesta avanzata dal pm della Procura di Paola Sonia Nuzzo (titolare del fascicolo assieme alla collega Maria Camodeca), sentiti difesa e parti civili, ha sentito il sostituto commissario di polizia Antonio Pastore e l’ispettore capo Antonio Donato. E’ stato l’ispettore di polizia Salvatore Cianni a tirarli in ballo perché nella scorsa udienza ha affermato chiaramente di non aver preso parte alle operazioni di intercettazione, precisando che di queste si erano occupati tre colleghi, cioè Pastore, Donato e Franco Cipolla che oggi era assente per motivi di salute. Pastore e Donato hanno riferito delle operazioni di identificazione delle persone che hanno preso parte ai colloqui nel carcere in cui erano detenuti Franco Sansone e il padre Alfredo. Un’udienza tecnica perché si è parlato appunto di abbinamento delle voci.

Pastore dovrà essere sentito anche la prossima volta per ulteriori approfondimenti. 

Questa mattina il presidente Gallo ha affidato al perito informatico Alberto Trocini l’incarico di associare in un unico supporto voci e immagini relativi ad alcuni dvd che si riferiscono a intercettazioni in carcere. Trocini inizierà il suo lavoro già domani, difese e parti civili potranno nominare i periti di parte per partecipare alle operazioni informatiche. Quei dvd, una volta terminato l’abbinamento, potranno essere fatti vedere in aula. 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Enzo Belvedere, Armando Veneto, Sergio Calabrese, Ornella Nucci, Marina Pasqua ed Elena Coccia. 

Il processo è stato aggiornato al prossimo 3 dicembre quando sarà riascoltato Pastore e sarà sentito Cipolla. Ma soprattutto oltre al perito Trocini relazioneranno i carabinieri del Ris di Messina che stanno eseguendo analisi scientifche sui reperti. Un’udienza che si preannuncia lunga e complessa. 

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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