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La scorta di Scopelliti? Paga ancora la Regione

CATANZARO La Regione Calabria continua a pagare gli agenti della scorta dell’ex governatore Peppe Scopelliti. Il dipartimento Personale ha infatti disposto la liquidazione degli straordinari e dell…

Pubblicato il: 22/11/2014 – 15:24
La scorta di Scopelliti? Paga ancora la Regione

CATANZARO La Regione Calabria continua a pagare gli agenti della scorta dell’ex governatore Peppe Scopelliti. Il dipartimento Personale ha infatti disposto la liquidazione degli straordinari e delle trasferte per i nove componenti del servizio di tutela messo a disposizione del già presidente della giunta calabrese, dimessosi dall’incarico lo scorso 29 aprile in seguito alla condanna a sei anni di reclusione nel processo Fallara. La Regione sborserà in totale 15.345 euro, cifra che contempla il lavoro straordinario per il mese di aprile (13.485 euro) e le relative spese per le missioni (1.859 euro). Scopelliti vive sotto scorta dall’ottobre 2004, quando – dopo una segnalazione del Sismi – vennero trovati mezzo chilo di esplosivo e due detonatori in un bagno del Comune di Reggio, al tempo in cui era sindaco.
Tutto regolare, dunque? Non sembra, dato che le spese per la scorta dell’ex presidente sono tornate a carico della Questura di Reggio Calabria a partire dallo scorso 27 marzo, giorno in cui Scopelliti è stato condannato e di fatto sospeso dal suo incarico istituzionale per effetto della legge Severino. Il dipartimento Personale, con un decreto firmato dal dirigente di settore Giuseppe Longo, ha invece autorizzato il pagamento per il mese di aprile nonostante l’onere della liquidazione degli straordinari spettasse alla Questura della città dello Stretto.
Lo scorso 8 maggio la Prefettura di Catanzaro (settore Affari generali e sociali) aveva trasmesso al dipartimento Presidenza della giunta regionale la copia del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 marzo. Quell’atto siglato dal premier Matteo Renzi precisava che «a decorrere dal 27 marzo 2014 è accertata la sospensione di Giuseppe Scopelliti dalla carica di presidente della giunta regionale e di consigliere regionale della Regione Calabria». Undici giorni dopo, il 19 maggio, il dipartimento Personale della Regione comunicava al capo di gabinetto della Questura di Reggio, da cui dipendono gli agenti che vigilano sulla sicurezza di Scopelliti, che «a partire dalla data di decorrenza della sospensione gli oneri economici relativi all’utilizzo delle autovetture e le connesse spese del personale di scorta non possono più gravare in capo alla scrivente amministrazione». Significa che, a partire dal 27 marzo, sarebbe dovuto toccare alla Questura «riassumere in carico al proprio bilancio» i costi per la scorta dell’ex governatore. Ma le cose sono andate diversamente.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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