VIBO VALENTIA Sparatoria in pieno centro storico stamattina a Vibo. Un docente di musica, Domenico Lombardo, 47 anni, intorno alle 11:30 è stato raggiunto – mentre si trovava nel conservatorio “Torrefranca” – da diversi colpi di pistola che lo hanno attinto alla testa, al collo, all’addome e al torace. Il professore di violino, in gravi condizioni, è stato ricoverato immediatamente all’ospedale “Jazzolino” in prognosi riservata.
Sull’episodio indaga la squadra mobile guidata da Orazio Marini, sotto il coordinamento del procuratore capo di Vibo Valentia Mario Spagnuolo e del pm di turno Gabriella Di Lauro, che al termine dell’interrogatorio ha disposto il fermo della donna, accusata di tentato omicidio.
LA POLIZIA: LA DONNA VOLEVA UCCIDERE
Non ci sono dubbi, secondo la squadra mobile di Vibo Valentia, che sta svolgendo le indagini, sulla volontà omicida della donna, Caterina Cananzi, di 50 anni, che stamattina ha ferito in modo grave il docente di violino Domenico Lombardo. A conferma di questa tesi c’è il fatto che i colpi sparati contro il docente con una pistola calibro 7.65 sono stati più d’uno e hanno raggiunto la vittima in parti vitali, tra cui il volto. Il ferimento è avvenuto in un’aula del conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia, dove Lombardo – che insegna al liceo musicale “Vito Capialbi” della stessa città – e la figlia della donna che gli ha sparato si erano dati appuntamento. La giovane studia pianoforte nello stesso conservatorio, mentre Lombardo, secondo quanto si è appreso, si recava spesso nella struttura per esercitarsi. Tra i due c’era una relazione che andava avanti da circa un anno ma che era fortemente osteggiata dalla madre della giovane per il fatto che l’uomo è separato e ha due figli, oltre che per la differenza d’età. La figlia di Caterina Cananzi vive a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, e ogni giorno si reca a Vibo per andare al conservatorio, dove frequenta le lezioni di pianoforte.
Il professore è stato trasferito in una clinica specializzata di Palermo. L’aggravarsi delle condizioni del docente hanno indotto i medici dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo a disporne il trasferimento in elisoccorso in una clinica del capoluogo siciliano. In particolare, a destare preoccupazione è la ferita alla bocca causata da uno dei proiettili ritenuti ed esplosi dalla donna e che hanno finito per sfigurare il docente, operato a Vibo dal dottore Franco Zappia. L’uomo ha riportato ferite – che destano meno preoccupazione ma che sono comunque gravi – a un polmone e all’addome.
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