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"Falsi esami", ancora giallo sulla competenza territoriale

CATANZARO Il processo sui presunti falsi esami all’Unical stenta a entrare nel vivo. Dopo il rinvio della prima udienza, oggi davanti ai giudici di Catanzaro a tenere banco è stata nuovamente …

Pubblicato il: 24/11/2014 – 17:57
"Falsi esami", ancora giallo sulla competenza territoriale

CATANZARO Il processo sui presunti falsi esami all’Unical stenta a entrare nel vivo. Dopo il rinvio della prima udienza, oggi davanti ai giudici di Catanzaro a tenere banco è stata nuovamente la questione della competenza territoriale. Il procedimento – scaturito dall’inchiesta “110 e lode” – dopo una serie di ritardi dovuti al rimpallo tra le Procure di Catanzaro e Cosenza, avrebbe dovuto prendere il via lo scorso ottobre nel tribunale del capoluogo, ma per un’omessa notifica nei confronti di uno dei 61 imputati, il giudice aveva disposto il rinvio per il 24 novembre.

L’inchiesta prese le mosse dalla denuncia dell’allora rettore dell’ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente. Da lì, gli inquirenti avevano scoperto un vero e proprio sistema che, tra il 2004 e il 2011, avrebbe portato gli studenti a superare gli esami senza effettivamente sostenerli. Al termine delle indagini, grazie alla collaborazione di alcuni indagati e alle prove documentali raccolte, si è arrivati a ipotizzare i reati di falso ideologico e materiale oltre che di accesso abusivo al sistema informatico: proprio per quest’ultimo capo di imputazione, gli atti, nello scorso giugno, su pronunciamento della Cassazione, sono stati definitivamente inviati al Tribunale di Catanzaro, competente per le frodi informatiche. 

Ma, tornando all’udienza di oggi, si è registrata un po’ di tensione tra difese e pubblica accusa. I legali degli imputati hanno nuovamente sollevato la questione della competenza territoriale, sostenendo che il pubblico ministero – l’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Cosenza, Antonio Bruno Tridico – avrebbe dovuto porre la questione per tutti gli imputati e non solo per due. Ma Tridico ha, invece, ribadito che quella eccezione era valida solo per due indagati. Infatti, la Cassazione ha rinviato gli atti al gup di Catanzaro. 

Il tribunale scioglierà le riserve nella prossima udienza fissata per il 12 dicembre. 

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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