LAMEZIA TERME «Qui c’è una Calabria da far rinascere. Con l’aiuto del governo nazionale, certo, ma senza chiedere l’elemosina». Lo afferma Mario Oliverio, neo presidente della Regione Calabria, in un’intervista a la Repubblica nella quale commenta il netto risultato del 61,4% dei voti. «C’è voglia di cambiamento – prosegue il neogovernatore – dopo i disastri degli ultimi 15 anni. E parlo delle giunte di ogni colore politico».
Sul calo dell’affluenza dice: «Credo che l’astensione calabrese sia figlia, più che della disaffezione, della disperazione di una regione che lo Svimez colloca all’ultimo posto in Italia per tasso di disoccupazione e reddito pro-capite. Ben 179 mila calabresi, negli ultimi tre anni, sono fuggiti altrove».
«Io sto con Renzi ma non posso essere definito un renziano. Non il segretario, ma qualche suo amico in Calabria, voleva far saltare le primarie per imporre dall’alto un papa nero. Non so se con quella soluzione avremmo vinto. Voglio dire chiaramente che ho 61 anni e rivendico con orgoglio la militanza nel Pci di Berlinguer. La rottamazione non può essere la liquidazione di una tradizione politica come quella pidiessina o diessina. Bisogna far maturare i processi. Altrimenti non so per quanto continueremo a vincere. Occhio al dato dell’astensione m Emilia».
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