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Soprintendenza di Reggio, Caridi presenta un'interrogazione

CATANZARO «A pochi giorni dal termine della campagna elettorale, sono già costretto a intervenire per cercare di scongiurare l’ennesimo scippo ai danni del nostro territorio e registro, con am…

Pubblicato il: 27/11/2014 – 15:32
Soprintendenza di Reggio, Caridi presenta un'interrogazione

CATANZARO «A pochi giorni dal termine della campagna elettorale, sono già costretto a intervenire per cercare di scongiurare l’ennesimo scippo ai danni del nostro territorio e registro, con amarezza, che le promesse e le belle parole che alcuni leader nazionali hanno pronunciato in Calabria nelle scorse settimane sono già state dimenticate». Lo afferma il senatore del Nuovo centrodestra Antonio Caridi in un’interrogazione presentata al ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini per scongiurare la cancellazione dell’ufficio per soprintendenza dei beni archeologici e paesaggistici di Reggio Calabria.
«È inaccettabile – aggiunge – che si cerchi di penalizzare la Calabria e mi auguro che Renzi, durante la sua visita a Reggio, assuma impegni ben precisi. Tale testo prevede, di fatto, la cancellazione di sole due soprintendenze: quella della Calabria meridionale e quella di Arezzo. Altrove, si è proceduto al semplice accorpamento delle competenze – architettonico-paesaggistiche e storico-artistiche – assecondando la distribuzione territoriale, definita negli anni, che ha legame con la storia e la geografia dei territori e ne favorisce la tutela capillare. Secondo l’impostazione del decreto, in Toscana restano quattro soprintendenze “Belle arti e paesaggio”, in Emilia tre, quasi ovunque almeno due. In Calabria ne resta solo una, dal momento che dovrebbe accorpare non solo le competenze ma anche tutto il territorio di una regione dimensionalmente molto estesa, e con cattivi collegamenti viari e ferroviari».
«Alla luce di quanto esposto – conclude Caridi – chiedo formalmente al ministro se non ritenga opportuno rivedere le determinazioni adottate, reinserendo a Reggio Calabria l’ufficio di tutela dei beni architettonici e paesaggistici accorpandolo con i beni storico artistici, istituendo la Soprintendenza per le “Belle arti e il paesaggio” per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia in analogia a quanto attuato nel resto d’Italia».

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