COSENZA L’Asp di Cosenza ritira il vaccino antinfluenzale Fluad. La decisione è stata presa in seguito alla nota dell’Aifa, con la quale è stata disposta, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di alcuni lotti del medicinale della Novartis vaccines and diagnostics srl.
L’Azienda provinciale sottolinea che, in seguito alle tre morti sospette (ora ce ne sarebbe una quarta) che si sono verificate in concomitanza temporale con la somministrazione dei Fluad, «il ritiro cautelare è stato disposto, in attesa degli elementi necessari, tra i quali l’esito degli accertamenti sui campioni già prelevati, per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino».
L’Asp, tramite del dipartimento di Prevenzione e dei direttori di distretto sanitario, «ha provveduto a informare i medici di medicina generale nel merito del provvedimento di sospensione dell’utilizzo dei vaccini identificati , disponendo altresì l’obbligo del conferimento dei medesimi alle farmacie territoriali».
«I lotti – continua il direttore facente funzioni dell’Asp, Luigi Palumbo – dovranno essere conservati mantenendo la catena del freddo e restituiti alla farmacia territoriale distributrice a cura dei detentori (centri vaccinali, poli sanitari, mmg, casa circondariale, rsa, case di cura convenzionate, presidi)».
Una volta acquisita la comunicazione dell’Aifa, «con la quale si puntualizza che i tre eventi ad esito fatale hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, sono state impartite le opportune disposizioni finalizzate alla sorveglianza dei soggetti sottoposti alla vaccinazione con i vaccini identificati nei lotti 142701 e 143301 per un periodo di riferimento di almeno due giorni».
L’Asp, inoltre, su disposizione dell’Aifa, «invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale».
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