LAMEZIA TERME La storia di Marida finisce su Servizio pubblico (qui il video). La vicenda – raccontata in anteprima dal Corriere della Calabria – riguarda l'”invito” al voto rivolto ai partecipanti del bando “dote occupazionale per giovani laureati. Marida Falbo, alla vigilia delle elezioni del 23 novembre, ha ricevuto una mail nella quale Salerno, ricandidato al consiglio regionale, le chiedeva il voto. Una “lettera” che, dal sito di posta istituzionale del Consiglio, è stata inviata a molti altri ragazzi. «Carissima, alle elezioni del 23 novembre sarò di nuovo in campo per sostenere questo concetto e questo modello. Sono sicuro che, con il tuo voto, vorrai dare forza alla mia idea di portare i giovani a essere i protagonisti di una stagione in cui la prima fila è riservata a chi investe sulle proprie conoscenze…», era scritto nella mail. L’inviato di Servizio pubblico, Angelo De Luca, ha raccolto la testimonianza di Marida: «Qualche giorno prima delle votazioni ho ricevuto una missiva in cui mi si invitava a votarlo (a Salerno, ndr) in virtù degli obiettivi raggiunti con la “dote occupazionale”. Coraggiosa nel voler denunciare il comportamento del politico vibonese? «Si tratta di dignità – spiega Marida –, lavoro e voti non devono essere moneta di scambio». Salerno – ricorda l’inviato della trasmissione di Michele Santoro – è stato poi eletto con circa 9mila voti, molti di più rispetto a quelli presi nelle precedenti elezioni regionali. Il giornalista di Servizio pubblico prova più volte a contattare l’ex assessore al Lavoro per chiedergli spiegazioni. Invano.
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