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Uomo scomparso nel 2005, fermato uno degli aguzzini

COSENZA I carabinieri di Cosenza hanno sottoposto a fermo un cittadino romeno, Gabriel Costantin Sercaianu, di 34 anni, ritenuto responsabile, assieme a tre connazionali irreperibili, dell’omicidio…

Pubblicato il: 01/12/2014 – 13:39
Uomo scomparso nel 2005, fermato uno degli aguzzini

COSENZA I carabinieri di Cosenza hanno sottoposto a fermo un cittadino romeno, Gabriel Costantin Sercaianu, di 34 anni, ritenuto responsabile, assieme a tre connazionali irreperibili, dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Giuseppe Caloiaro, di Carlopoli (Catanzaro), scomparso il 16 marzo 2005. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Bruno Antonio Tridico e dirette dal procuratore capo di Cosenza, Dario Granieri, Caloiaro sarebbe stato ucciso dopo una rapina.
Nell’immediatezza del fatto erano emersi elementi a carico di quattro romeni che vivevano nel centro di accoglienza “Oasi francescana”, i quali, però, già la mattina del 17 marzo, quando ancora non era stata trovata l’auto della vittima, erano fuggiti verso il nord Italia, facendo perdere definitivamente le loro tracce. L’auto di Caloiaro era stata trovata il 18 marzo 2005 in località “Ganci” di Dipignano (Cosenza). La vettura, una Mercedes bianca, priva di targhe, era stata parzialmente incendiata, ma al suo interno erano presenti evidenti tracce di sangue.

I carabinieri – guidati dal tenente colonnello Vincenzo Franzese – avevano accertato che Caloiaro, dopo avere accompagnato la madre all’ospedale civile dell’Annunziata, dove era ricoverato il cognato, si era recato nei pressi del ponte “Mancini” di Cosenza, dove aveva un appuntamento con i romeni i quali gli avrebbero dovuto procurare una “badante”. Giunto vicino all'”Oasi francescana”, i quattro – secondo la ricostruzione dei carabinieri – erano saliti sull’auto e uno si era messo alla guida per portarlo a conoscere la donna. Giunti in zona “Molino Irto”, il conducente aveva imboccato una strada sterrata.

A questo punto, uno dei romeni seduti sul sedile posteriore, con un filo di ferro, avrebbe bloccato Caloiaro, mentre quello che era alla guida gli avrebbe intimato di consegnargli il denaro (“prendi subito tutti i soldi altrimenti ti ammazziamo”), si sarebbe fatto dare la somma di denaro che Caloiaro aveva in tasca, nonché le carte di credito con il relativo codice pin. Fatto ciò, quest’ultimo, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe colpito a morte la vittima al collo con un coltello. I quattro romeni avrebbero gettato il cadavere in una scarpata tentando poi di incendiare l’auto e scappando a piedi. Ieri, dopo ricerche in ambito nazionale e internazionale condotte dai carabinieri di Cosenza, il Sercaianu è stato rintracciato in provincia di Verona e fermato. In stato di irreperibilità sono stati denunciati F.T. (32), M.F. (37) e D.G (28). Le indagini dei carabinieri proseguono per ritrovare i resti di Caloiaro.

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