COSENZA Ci vorranno altri 45 giorni per conoscere i risultati del Ris di Messina relativi ad alcuni reperti sul caso di Roberta Lanzino, la studentessa violentata e uccisa il 26 luglio del 1988 sulla strada di Falconara Albanese, nel Cosentino. Per quel brutale assassinio è imputato Franco Sansone, accusato di aver violentato e ammazzato Roberta assieme a Luigi Carbone, vittima di lupara bianca. Per l’omicidio di Carbone sono accusati, invece, Alfredo Sansone e il figlio Remo, rispettivamente padre e fratello di Franco.
I carabinieri del Ris avrebbero dovuto riferire oggi, nel corso di una nuova udienza nell’aula della Corte d’Assise di Cosenza, l’esito delle analisi scientifiche. Ma avrebbero chiesto una proroga. Intanto, il perito informatico Alberto Trocini – che era stato incaricato dal giudice Maria Antonia Gallo (a latere Lo Feudo) di associare in un unico supporto voci e immagini di dvd che si riferiscono a intercettazioni in carcere – ha riferito in aula che dopo venti minuti non c’è sincronismo tra audio e video e la Corte ha rinviato al prossimo 17 dicembre la possibilità di visionare in udienza quei dvd, recuperando la strumentazione necessaria. Dopo Trocini è salito nuovamente sul banco dei testimoni il commissario di polizia Antonio Pastore. Pastore era già stato sentito, nella precedente udienza, sulle operazioni di identificazione delle persone che hanno preso parte ai colloqui nel carcere in cui erano detenuti Franco Sansone e il padre Alfredo. In particolare, il commissario di polizia, rispondendo alle domande del pm della Procura di Paola Sonia Nuzzo (titolare del fascicolo assieme alla collega Maria Camodeca), e dei legali di difesa e parti civili, ha fornito alcuni dettagli sui verbali di cinque colloqui. In quasi tutti si è sempre registrata la presenza di Alfredo Sansone e di altri familiari a colloquio con Franco. E’ toccato poi a Franco Cipolla, collega di Pastore, rispondere ad altre questioni tecniche. Ma dovrà tornare davanti alla Corte nella prossima udienza fissata per il 17 dicembre.
La Corte ha poi acquisito i verbali di esami e annotazioni del maresciallo Brogno, che in precedenza non ha potuto sostenere l’esame per motivi di salute. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Enzo Belvedere, Armando Veneto, Sergio Calabrese, Ornella Nucci, Marina Pasqua ed Elena Coccia.
In aula, come sempre, ad assistere Franco Lanzino e la moglie Matilde, genitori di Roberta.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
x
x