COSENZA Il tribunale di Cosenza ha assolto Ottavio Carolei, accusato della morte di Francesco Messinetti, il parcheggiatore, aggredito in via degli Stadi a Cosenza e deceduto dopo quattro giorni di coma. Per il decesso del 50enne sono stati già condannati Mario Esposito (4 anni e 9 mesi), Francesco Ciancio (4 anni e 6 mesi) e Maurizio Rango (6 anni): i due avevano chiesto il rito abbreviato. Per Carolei il gup si era opposto alla richiesta di abbreviato.
Questa mattina il pm Antonio Bruno Tridico aveva chiesto 7 anni e 6 mesi di reclusione per Carolei, accusato di omicidio preterintenzionale. Nel corso della sua requisitoria, il sostituto procuratore ha sottolineato anche la partecipazione morale all’aggressione da parte dell’imputato.
Una richiesta pesante alla quale si è opposto l’avvocato Giuseppe Malvasi, difensore di Carolei, che ha evidenziato come il suo assistito sia stato sempre una vittima di tutta la vicenda. Carolei – ha detto Malvasi – non ha mai partecipato all’aggressione.
LA MORTE DEL PARCHEGGIATORE
La sera del 30 marzo del 2012 Messinetti fu soccorso dal 118 nella sua abitazione di via Thurii, a Cosenza: i familiari parlavano di una caduta in bagno e il diretto interessato lamentava un forte mal di testa. In ospedale, una Tac rilevò la presenza di un ematoma alla testa. Dopo il decesso del 50enne, la Procura avviò le indagini, che ebbero una svolta dopo la testimonianza di una sorella della vittima: la donna fece il nome di Carolei e ricondusse l’aggressione a uno screzio dovuto a un parcheggio. La morte di Messinetti, in un primo momento, era stata attribuita a cause accidentali, ma la versione non aveva convinto gli investigatori, che erano riusciti a squarciare quello che definirono «il velo di omertà» calato sulla vicenda: così la squadra mobile aveva chiuso il cerchio arrestando Esposito e Ciancio per omicidio preterintenzionale, la stessa accusa contestata a Maurizio Rango (già condannato a 6 anni e presunto affiliato alla “cosca degli zingari”) e Carolei, già detenuti. I provvedimenti di fermo erano stati emessi dal pm Antonio Bruno Tridico, e dalle indagini era emerso che la lite per il parcheggio sarebbe avvenuta tra Carolei e Messinetti, mentre Rango sarebbe intervenuto successivamente in difesa del primo picchiando a morte il contendente del suo amico.
Ma per la Corte (presieduta da Di Dedda, a latere Lo Feudo) Carolei non ha nessuna responsabilità nella morte del parcheggiatore.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal
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