Quelle due ville «transgeniche», non sono mai andate giù a Gian Antonio Stella, firma di punta del Corriere della Sera. Ne aveva già scritto altre volte e ieri, dopo l’abbattimento dello scheletro del Grand Hotel Alimuri a Vico Equense, è tornato sull’argomento. «Che intenzioni hanno lo Stato, la Regione Calabria, il Comune di Ricadi, per le due ville costruite col trucco – ha scritto Stella nella sua rubrica sul Corsera – vicino al Belvedere del magnifico promontorio a sud di Tropea?». Il «trucco» dei proprietari sarebbe consistito nello spacciare inizialmente le due costruzione per vasche di irrigazione, per poi godere in seguito di una sanatoria. Un abuso, questo, che secondo Stella andrebbe sanzionato anche come gesto simbolico. Da qui il suo appello: «Ora le ruspe vadano a Capo vaticano».
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