di Antonio Ricchio
Ci sono i campioni di preferenze in attesa della proclamazione ufficiale, certo. Ma c’è anche una pletora di amministratori locali e dirigenti di partito che guarda con grande attenzione all’avvio della decima legislatura a Palazzo Campanella. È l’esercito dei cosiddetti “portaborse”, di coloro che sognano e aspirano a un posto nelle strutture dei nuovi consiglieri regionali. Il copione è sempre lo stesso: io ti voto, ti faccio votare, e tu mi assicuri una collocazione nell’Astronave, un lauto stipendio per cinque anni. Nel recente passato i precedenti sono stati diversi. Decine e decine sono stati i casi di amministratori locali che hanno trovato riparo tra le accoglienti mura del Palazzo che ospita il consiglio regionale calabrese.
Il nuovo governatore Mario Oliverio ha dichiarato di volere «aprire nuova stagione» anche in riferimento al conferimento di incarichi e consulenze. Bene, l’occasione per dare subito prova che dietro gli annunci c’è una volontà concreta di cambiare davvero lo stato delle cose c’è. Cosa ne pensano, per esempio, Oliverio e gli altri maggiorenti del centrosinistra, della possibilità di introdurre il divieto di assumere incarichi nelle strutture del Consiglio per chi ricopre ruoli elettivi all’interno di enti locali? Sarebbe, questo, un modo per spezzare le catene di un consenso molte “pilotato”, giusto per usare un eufemismo. E ancora: è mai possibile che nei ruoli apicali vengano collocate persone sulla base della fedeltà e non già per meriti professionali? Non si potrebbe introdurre il principio secondo cui al vertice delle strutture possano accedere soltanto soggetti in possesso di laurea? Finora ogni rivoluzione annunciata tale è rimasta.
Ci si potrebbe aspettare uno scatto di orgoglio da parte dell’Ufficio di presidenza di Palazzo Campanella guidato da Franco Talarico dopo i diversi record (negativi) raggiunti nel corso di questa legislatura? Un’ultima occasione ci sarebbe ed è rappresentata dalla riunione di commiato dell’organismo in programma per giovedì prossimo a Reggio Calabria. Chissà che proprio sul gong finale non arrivi una sorpresa. Questa volta (si spera) positiva.
Twitter: @AntonioRicchio
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