L’ex presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini «ha visto la sua carriera bloccata» per non aver partecipato nel 2009 al viaggio a Cutro in cui era invece presente Graziano Delrio. Lo ha detto mercoledì, intervenendo in aula, la senatrice bolognese del Movimento 5 Stelle Elisa Bulgarelli. Il suo ragionamento è stato questo, come si legge nel verbale della seduta: «In Emilia-Romagna, viene da chiedersi, con un certo imbarazzo, perché parliamo comunque di Delrio, che in questo momento è membro del governo, come mai lui e altre persone, che erano candidate nel 2009 a Reggio Emilia, abbiano partecipato a una processione a Cutro». Perché «Cutro non si trova in Emilia-Romagna, ma in Calabria, ed è il cuore pulsante della famiglia Grande Aracri, capeggiata da Francesco Grande Aracri e dal fratello Nicolino, che è tra i 30 clan più ricchi della ‘ndrangheta». Per Bulgarelli quindi, «se i politici devono andare, durante la campagna elettorale, a fare la processione a Cutro in Calabria, forse un punto di domanda dovremmo porcelo». Tra gli applausi del suo gruppo l’esponente del Movimento 5 Stelle ha aggiunto: «Vorrei tenere fuori da questo fatto Sonia Masini, che è l’unica esponente del Partito democratico che si è rifiutata di andare in processione ed ovviamente è l’unica che ha visto la sua carriera bloccata dopo questo evento». In Emilia-Romagna, conclude Bulgarelli, «non abbiamo solo l’altra ‘ndrangheta. Abbiamo i Casalesi e la camorra, soprattutto in Romagna, abbiamo la famiglia Rosarno, che si occupa di riciclaggio, e non parliamo del ciclo dei rifiuti e del ciclo del cemento, su cui la mafia fonda i suoi traffici. Tutta questo va a discapito delle imprese che lavorano nella legalità».
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