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Omicidio a Montalto, resta in carcere il presunto assassino

COSENZA Resta in carcere Carmine Cristini. È stato convalidato il fermo nei confronti del 31 anni di Montalto, noto alle forze dell’ordine e già collaboratore di giustizia, è accusato di …

Pubblicato il: 05/12/2014 – 17:54
Omicidio a Montalto, resta in carcere il presunto assassino

COSENZA Resta in carcere Carmine Cristini. È stato convalidato il fermo nei confronti del 31 anni di Montalto, noto alle forze dell’ordine e già collaboratore di giustizia, è accusato di aver ucciso Stanislao Sicilia, il 29enne freddato nella notte tra martedì e mercoledì nella piazza del centro del Cosentino. L’ex pentito – che è accusato di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi da fuoco – nel corso di un lungo interrogatorio si è difeso dicendo di avere sparato perché era stato aggredito.

Nella serata di giovedì è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima. Il sostituto procuratore Giuseppe Cozzolino aveva affidato l’incarico ai medici legali Silvio Cavalcanti e Vannio Vercillo.

Intanto proseguono le indagini coordinate dal procuratore capo Dario Granieri. 

 

L’AGGUATO NELLA NOTTE
Sicilia attorno all’una di notte, tra martedì e mercoledì, si trovava in località Vaccarizzo quando è stato raggiunto da una persona che conosceva. I due – secondo quanto emerso – avrebbero avuto un diverbio. La vittima è riuscita ad allontanarsi in macchina, ma è stata inseguita. Arrivato in piazza Garibaldi, Stanislao Sicilia è stato stretto dall’automobile che lo seguiva, avrebbe cercato di divincolarsi e mettersi in salvo scappando a piedi. Ma a quel punto è stato raggiunto da almeno sette colpi di arma da fuoco che lo hanno attinto presumibilmente alle spalle. Sentendo il rumore dei colpi esplosi è arrivata la sorella della vittima, che abita lì: appena scesa ha trovato il fratello a terra. Mentre lei lo accompagnava alla guardia medica del paese, sul posto sono arrivati il 118 e i carabinieri che hanno iniziato a fare tutti gli accertamenti del caso. Il giovane – che aveva riportato ferite al dorso, al collo, all’avambraccio sinistro e al braccio destro – è stato portato nell’ospedale dell'”Annunziata”, dove è morto poco dopo per shock emorragico.
Intanto, nell’immediatezza dell’agguato, i carabinieri del tenente colonnello Franzese erano già sulle tracce di Carmine Cristini, subito individuato come il principale sospettato dell’omicidio. I militari hanno avviato le ricerche e iniziato a sentire, nella caserma del comando provinciale di Cosenza, testimoni e familiari della vittima. Da lì a poche ore Cristini è stato bloccato dalla polizia. Il giovane, negli anni scorsi, dopo essersi pentito, aveva collaborato per alcuni anni con la Procura della Repubblica di Cosenza, consentendo di effettuare varie operazioni contro la criminalità comune e organizzata. Successivamente Cristini ha commesso una rapina e per questo era stato estromesso dal programma di protezione.
L’ex collaboratore di giustizia – in sede di interrogatorio che si è svolto nell’immediatezza dei fatti – ha affermato di aver scaricato tutti i colpi che aveva nel caricatore. Bisognerà aspettare i classici 60 giorni per conoscere i risultati dell’esame autoptico in modo da accertare quanto accaduto.

 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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