REGGIO CALABRIA «Sono ottimista e anche per questo ho accettato la sfida, conoscendone comunque i rischi. Sono orgoglioso di tornare alla Reggina per la terza volta. È una società alla quale sono sempre stato legato». Lo ha detto, nel corso della conferenza di presentazione svoltasi questo pomeriggio al centro sportivo S. Agata, il nuovo tecnico della Reggina Roberto Alberti, tornato in riva allo Stretto dopo l’esonero di Pierantonio Tortelli che aveva allenato la squadra amaranto, per sole tre giornate, a seguito delle dimissioni di Francesco Cozza, in una stagione, la prima di Lega Pro dopo la retrocessione dalla serie B dello scorso anno, caratterizzata da problemi economici, ambientali e tecnici che hanno portato la Reggina all’ultimo posto in classifica con soli 6 punti. Alberti, marchigiano di 53 anni, già centrocampista amaranto dal 1991 al ’93, ha anche allenato la Primavera reggina nel 1999 ed è stato, lo scorso anno, tecnico del Bari. «Per questa società – ha continuato Alberti – è il momento più difficile degli ultimi tempi. Dobbiamo prenderne atto. Ci sono molti problemi – ha evidenziato – e la zona salvezza appare molto lontana ma le giornate sono ancora tante. Non amo cercare colpevoli – ha spiegato il tecnico amaranto – ma trovare le soluzioni. Dobbiamo lavorare su più piani, in primis sull’aspetto mentale. Occorre ritrovare innanzitutto la serenità. Assumere l’atteggiamento giusto per questa categoria, avere coraggio. Non prometto nulla – ha aggiunto Alberti – ma sono ritornato con grandi motivazioni e convinto di avere una squadra dai valori tecnici e morali importanti, che non si è espressa al meglio ma ha le potenzialità per uscire da questa situazione difficile».
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