Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

I tentacoli della 'ndrangheta sull'Umbria, 61 arresti

PERUGIA I tentacoli delle ‘ndrine sull’Umbria: 61 gli arresti eseguiti (54 in carcere, 8 ai domiciliari) dai carabinieri del Ros e beni per oltre 30 milioni di euro posti sotto sequestro. Nel mirin…

Pubblicato il: 10/12/2014 – 7:24
I tentacoli della 'ndrangheta sull'Umbria, 61 arresti

PERUGIA I tentacoli delle ‘ndrine sull’Umbria: 61 gli arresti eseguiti (54 in carcere, 8 ai domiciliari) dai carabinieri del Ros e beni per oltre 30 milioni di euro posti sotto sequestro. Nel mirino degli investigatori un sodalizio radicato nella regione, con «diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale» e «saldi collegamenti”» con le cosche calabresi di origine. L’organizzazione ‘ndranghetista secondo gli inquirenti era capeggiata da Natalino Paletta, operava a Perugia e provincia dal 2008 ed era collegata alla cosca Farao-Marincola di Cirò. Gli arresti – riferisce l’Arma – sono stati eseguiti nelle province di Perugia, Roma, Crotone, Cosenza, Arezzo, Siena, Ancona, Macerata, Viterbo, Caserta, Bologna e Varese, nonche’ in Germania.
Diversi i reati contestati nelle misure cautelari, richieste dalla Procura distrettuale antimafia di Perugia: associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori, traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. L’inchiesta, spiegano gli investigatori, «ha documentato le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi e intimidazioni con finalità estorsive». È emerso anche che alcuni imprenditori venivano sostituiti nella gestione dell’azienda da alcuni degli indagati che, dopo aver privato l’azienda delle sue linee di credito, ne provocavano la bancarotta fraudolenta.
Truffe in danno di fornitori di materiali edili, che venivano rivenduti a ricettatori calabresi titolari di imprese che li reimpiegavano per costruire edifici e fabbricati in Umbria, Toscana e Calabria: c’era anche questo nell’attività degli affiliati alla cosca. Un’altra componente del sodalizio, facente capo a Francesco Pellegrino, rubava materiale edile e macchine operatrici nelle Marche, per rivenderle sul mercato legale o a ditte calabresi.
I sequestri eseguiti in Umbria, Calabria, Toscana, Lazio, Piemonte, Marche ed Emilia Romagna hanno riguardato 39 imprese, 106 immobili, 129 autoveicoli, 28 contratti assicurativi e 300 rapporti bancari e di credito.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x