A Cosenza opere di Rotella e di De Chirico

COSENZA Sacro e profano, antico e nuovo si uniscono nelle due mostre che si potranno visitare a partire da oggi, e che sono state inaugurate questo pomeriggio alle 17 a Palazzo Arnone. La prima, “San Francesco da Paola-iconografia e devozione”, traccia un percorso fatto, sì, delle “convenzioni” artistiche nel rappresentare la nota figura di religioso nel corso dei secoli, ma anche una linea – più sottile ma non per questo meno suggestiva – che lega in maniera indistricabile il culto all’arte. 

Si cambia completamente spartito con la seconda, “De Chirico, Greco, Rotella, Consagra nella sezione Arte contemporanea”, dove a confronto, in un dialogo tacito ma proficuo, si trovano i maestri del ‘900. Tra questi, il catanzarese Mimmo Rotella, reso celebre dalla sua sperimentazione sui manifesti con la tecnica del “decollage”. Unico fil-rouge che lega periodi e tematiche tanto distanti tra loro, è la provenienza: tutte le opere fanno parte, infatti, dalla ricca e interessante collezione d’arte di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona.
Nel dettaglio, la mostra dedicata a san Francesco da Paola propone una riflessione attorno alla figura, al culto e alla devozione del santo paolano – che tanto ha ispirato gli artisti nel corso dei secoli – condotta attraverso la collezione di dipinti, per lo più seicenteschi, e di reliquiari di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, incrementatasi nel tempo con donazioni e lasciti familiari. Ordinata secondo un criterio cronologico, la mostra presenta opere di interesse storico-artistico, fra cui il “San Francesco di Paola orante” di Claude Mellan o il “San Francesco di Paola” di Jusepe Ribera datato 1640. In esposizione, ancora, una raffigurazione del santo realizzata dal cosentino Enrico Salfi, tra il secondo e il terzo decennio del Novecento. Completano il percorso alcuni reliquiari, databili entro la prima metà del XX secolo.
La mostra “De Chirico, Greco, Rotella, Consagra nella sezione Arte contemporanea”, ospita invece al suo interno, tra le altre opere, la scultura in terracotta “Cavallo e cavaliere con berretto frigio”, di Giorgio De Chirico; “Solida n.11”e “Onice” attribuite a Pietro Consagra; la “Gigantea” di Mimmo Rotella e “La Vittoria Olimpica” di Emilio Greco. 

z. b.