Ultimo aggiornamento alle 23:26
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

"Falsi esami", il processo resta a Catanzaro

CATANZARO Il processo sui presunti falsi esami all’Unical si svolgerà a Catanzaro. La decisione del gup Ilaria Tarantino dovrebbe mettere la parola fine alla querelle – ormai storica – sulla c…

Pubblicato il: 13/12/2014 – 16:28
"Falsi esami", il processo resta a Catanzaro

CATANZARO Il processo sui presunti falsi esami all’Unical si svolgerà a Catanzaro. La decisione del gup Ilaria Tarantino dovrebbe mettere la parola fine alla querelle – ormai storica – sulla competenza territoriale. Il procedimento – scaturito dall’inchiesta “110 e lode” – dopo una serie di ritardi dovuti al rimpallo tra le Procure di Catanzaro e Cosenza, avrebbe dovuto prendere il via lo scorso ottobre nel tribunale del capoluogo, ma per un’omessa notifica nei confronti di uno dei 61 imputati, il giudice aveva disposto il rinvio per il 24 novembre.

L’inchiesta prese le mosse dalla denuncia dell’allora rettore dell’ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente. Da lì, gli inquirenti avevano scoperto un vero e proprio sistema che, tra il 2004 e il 2011, avrebbe portato gli studenti a superare gli esami senza effettivamente sostenerli. Al termine delle indagini, grazie alla collaborazione di alcuni indagati e alle prove documentali raccolte, si è arrivati a ipotizzare i reati di falso ideologico e materiale oltre che di accesso abusivo al sistema informatico: proprio per quest’ultimo capo di imputazione, gli atti, nello scorso giugno, su pronunciamento della Cassazione, sono stati definitivamente inviati al Tribunale di Catanzaro, competente per le frodi informatiche. 

Lo scorso 24 novembre il processo non è riuscito a entrare nel vivo e anzi si è registrata un po’ di tensione tra difese e pubblica accusa. Il legali di uno dei 61 imputati ha nuovamente sollevato la questione della competenza territoriale, sostenendo che il pubblico ministero – l’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Cosenza, Antonio Bruno Tridico – avrebbe dovuto porre la questione per tutti gli imputati e non solo per due. Ma Tridico ha, invece, ribadito che quella eccezione era valida solo per due indagati. Infatti, la Cassazione ha rinviato gli atti al gup di Catanzaro. 

Il gup Tarantino ha quindi sciolto la riserva e ha deciso che il processo si farà a Catanzaro, come aveva deciso la Cassazione. E nella stessa udienza uno degli imputati ha chiesto di patteggiare. 

Si torna in aula il prossimo 23 gennaio e anche il 9 febbraio. 

 

m.m.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x