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"Ippocrate", la versione di Zuccarelli

COSENZA È durato oltre sette ore l’esame di Ottorino Zuccarelli, ex sindaco di San Fili, imputato in qualità di medico nel processo “Ippocrate”. L’inchiesta – scaturita da una serie di indagini su …

Pubblicato il: 15/12/2014 – 17:01
"Ippocrate", la versione di Zuccarelli

COSENZA È durato oltre sette ore l’esame di Ottorino Zuccarelli, ex sindaco di San Fili, imputato in qualità di medico nel processo “Ippocrate”. L’inchiesta – scaturita da una serie di indagini su falsi invalidi nel 2010 – coinvolge medici, funzionari e impiegati amministrativi del distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Gli episodi contestati dalla Procura risalgono al periodo compreso tra febbraio e aprile del 2009. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, del reato di truffa e falso. Nell’inchiesta – che fece molto clamore – finirono tra gli altri anche l’ex coordinatore provinciale del Pdl Sergio Bartoletti e l’ex presidente del consiglio comunale di Cosenza Pietro Filippo. Tutti coinvolti in qualità di medici.

Le indagini, condotte per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale, avevano rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone. Dall’attività investigativa è emerso che il riconoscimento delle false invalidità sarebbe avvenuto attraverso l’intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari e impiegati del distretto sanitario di Rende, senza che venisse investita la competente commissione collegiale. Di questo ha parlato nel corso del suo lungo e complesso esame Zuccarelli, incalzato dalle domande del pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, che rappresenta la pubblica accusa assieme al collega Antonio Bruno Tridico. «La commissione che valutava le invalidità – ha detto Zuccarelli in aula – non si riuniva sempre nella stessa stanza. Si visitava in condizioni di precarietà e non esisteva una sala d’attesa». Ma le sue risposte non hanno convinto il pm Cozzolino che ha sottolineato numerose contraddizioni nella deposizione dell’imputato. In particolare, il pubblico ministero ha contestato quanto riferito da Zuccarelli sulla valutazione dei casi di persone affette di tumore. Per l’accusa, le dichiarazioni rese oggi sono diverse rispetto a quanto riferito in sede di interrogatorio di garanzia. Non è dello stesso parere il legale dell’imputato, Andrea Onofrio, e Zuccarelli stesso, che ha ribadito come, invece, abbia esattamente detto le medesime cose, tranne qualche imprecisione – che ha chiarito oggi – dovuta al fatto che all’epoca si trovava agli arresti domiciliari e quindi in uno stato psicologico non sereno.

Il serrato interrogatorio è proseguito sulle procedure seguite per i singoli casi di presunta invalidità: chi visitava il paziente, come avveniva la valutazione della documentazione e chi prendeva le decisioni. Un iter ripercorso anche nel controesame in cui Zuccarelli ha ricostruito tutte le fasi fin quando la pratica non veniva trasmessa all’Inps, ribadendo che sui casi si pronunciavano collegialmente. Per oggi era previsto anche l’esame di Bartoletti, ma la difesa ha rinunciato ed è stato acquisito il verbale reso in sede di interrogatorio di garanzia. Il processo è stato aggiornato al prossimo 12 gennaio quando sarà sentito un altro imputato, Alfredo D’Alessandro. Fissato il calendario delle altre udienze, previste per il 9 febbraio e il 9 marzo.

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

 

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