CATANZARO «Si ripristini la gestione ordinaria del settore con un assessorato alla Salute che si assuma la responsabilità dei risultati anche e soprattutto individuando incarichi di responsabilità apicali solo in base al merito e non alle squadre o appartenenze. In questo senso il governatore Oliverio assumendo immediatamente il ruolo di commissario deve favorire questo processo». È quanto affermano, in un comunicato congiunto, il segretario generale della Cisl calabrese, Paolo Tramonti, e la segretaria regionale, Rosy Perrone.
«Il sistema sanitario Calabria – proseguono Tramonti e Perrone – attraverso il Piano di rientro, pur avendo notevolmente abbattuto il deficit, non ha comportato l’attuazione di un salto di qualità nell’erogazione delle prestazioni a causa di una mancata riorganizzazione della rete ospedaliera territoriale e di emergenza urgenza. Il recupero del debito, che ha dovuto prima essere quantificato e certificato, è dovuto a scelte meramente ragionieristiche che, mal si coniugano con il diritto alla salute costituzionalmente sancito, tanto che i Lea in molte aree della Regione non sono garantiti e la mobilità passiva è in continuo aumento. Queste motivazioni per la Cisl Calabria sono importanti nel sostenere quanto rivendica il governatore Oliverio, ossia di avocare a sé lo strumento del commissariamento, purché il governatore si assuma la responsabilità dei risultati e abbia come obiettivo di concludere, nel breve, la fase di commissariamento traghettando il settore all’ordinarietà che gli compete».
«La Cisl Calabria – sostengono Tramonti e Perrone – avendo costruito una proposta sanità che comprende le istanze delle federazioni del pubblico impiego, mediche, universitarie, sociali e provinciali, chiede dunque un immediato confronto con il governatore sul tema, finalizzato a confrontarsi riguardo un programma sanitario per la Calabria. Ad oggi la sanità Calabria è gestita senza una visione d’insieme dei bisogni della salute dei calabresi, della mobilità del personale, del futuro della stessa, esempio ne è la sanità per gli anziani e i non autosufficienti. Obiettivo prioritario dovrà essere il rafforzare le politiche di welfare, investire in questo settore porterà ad avere servizi qualificati per i cittadini calabresi e a creare nuova reale qualificata occupazione giovanile e femminile. Garantire i Lea, abbattere liste d’attesa, uscire dalla emergenza, garantire il diritto alla salute ai calabresi, “fuori la politica dalla sanità” in Calabria la Cisl lo sostiene da tempo».
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