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Processo Sarlo, i testimoni eccellenti: «Non sapevamo nulla della nomina»

CATANZARO Il processo Sarlo entra nel vivo con le testimonianze dei big della politica regionale. Gli ultimi testimoni dell’accusa nel processo a carico dell’ex governatore Scopelliti e dell’assess…

Pubblicato il: 16/12/2014 – 11:43
Processo Sarlo, i testimoni eccellenti: «Non sapevamo nulla della nomina»

CATANZARO Il processo Sarlo entra nel vivo con le testimonianze dei big della politica regionale. Gli ultimi testimoni dell’accusa nel processo a carico dell’ex governatore Scopelliti e dell’assessore al Personale Mimmo Tallini hanno sfilato davanti al Tribunale di Catanzaro presieduto da Tiziana Macrì e spiegato la loro versione dei fatti. Al centro della vicenda la nomina di Alessandra Sarlo, moglie del giudice Vincenzo Giglio, a capo del dipartimento Controlli della Regione. Il reato ipotizzato a carico di Scopelliti e Tallini è di abuso d’ufficio, che sarebbe stato commesso proprio in relazione alla nomina della manager.
Sul banco dei testimoni anche l’ex presidente della commissione Bilancio Franco Morelli che, rispondendo alle domande del pm Gerardo Dominijanni, ha spiegato di non aver saputo nulla della nomina della Sarlo e di aver appreso la notizia subito dopo, da un sms del giudice Giglio. Anche Gino Trematerra, segretario regionale dell’Udc, ha spiegato di non essersi mai interessato alla questione, dal momento che l’accordo politico con la maggioranza era di natura programmatica e non sulle nomine. Un po’ la versione dell’ex assessore e capogruppo del Pdl in consiglio regionale Luigi Fedele, che – dopo aver confermato di conoscere i coniugi Giglio – ha precisato di essersi interessato per sapere solo se il trasferimento della dirigente fosse realmente possibile. Aspetto, quest’ultimo, chiarito dall’ex giudice Giglio, che ha ricordato come la moglie avesse l’intenzione di lasciare la Provincia di Reggio – sua precedente destinazione – in seguito a un presunto caso di mobbing. Stessa linea anche per la Sarlo, secondo cui – dopo aver tentato un trasferimento dalla Provincia al consiglio regionale – avrebbe inviato il suo curriculum al governatore Scopelliti. Poi fu nominata commissario dell’Asp di Vibo. La manager ha anche chiarito di aver saputo del bando dal sito della Regione e di aver poi partecipato in quanto si riteneva in possesso di tutti i requisiti richiesti.
Il Tribunale ha rinviato il processo al prossimo 9 gennaio, quando sarà il momento dei testimoni della difesa, tra cui lo stesso Tallini.

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