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Scontro a Montalto, l'ucraino resta in carcere

COSENZA Resta in carcere Diuri Koshtura, 24 anni, l’ucraino che guidava l’automobile sulla quale viaggiava Valery Perri, la bimba di 10 anni deceduta nell’incidente stradale che si è verificat…

Pubblicato il: 17/12/2014 – 18:01
Scontro a Montalto, l'ucraino resta in carcere

COSENZA Resta in carcere Diuri Koshtura, 24 anni, l’ucraino che guidava l’automobile sulla quale viaggiava Valery Perri, la bimba di 10 anni deceduta nell’incidente stradale che si è verificato domenica sera dopo le 19. Il gip del tribunale di Cosenza ha convalidato il fermo per il cittadino straniero accusato di omicidio colposo stradale. Questa mattina si è svolto l’interrogatorio di garanzia del presunto omicida.

Il violento impatto è avvenuto all’altezza del bivio tra la statale 19 bis e la provinciale che conduce al centro storico di Montalto Uffugo. Il centro del Cosentino è ancora scosso per quanto accaduto alla piccola Valery.

L’uomo – secondo una prima ricostruzione – che era alla guida di una Fiat Tempra, avrebbe invaso la corsia di sorpasso andando a scontrarsi con una Fiat Brava. La piccola è morta sul colpo, mentre il conducente dell’altra vettura, un 20enne del Cosentino, ha riportato diverse ferite ed è stato trasportato all’ospedale “Annunziata”, ma non era in pericolo di vita. Il cittadino ucraino – secondo quanto ha lui stesso ribadito quando si è presentato lunedì mattina ai carabinieri di Rende – avrebbe cercato di estrarre la bambina dalle lamiere, aiutato anche da un carabiniere prontamente giunto sul posto e poi in preda a un evidente stato di shock. Preso dal panico si sarebbe allontanato vagando nelle campagne della zona. Scene drammatiche all’arrivo della mamma della piccola sul luogo dell’incidente: la donna ha riconosciuto prima l’automobile dell’amico e poi ha visto a terra il corpo senza vita della sua Valery. L’uomo è stato poi identificato attraverso le informazioni dei familiari della piccola. Valery è figlia di un cosentino e di una ucraina, Diuri Koshtura è un amico della mamma. Sarebbe stata, infatti, la donna assieme ai militari a contattarlo via sms sul suo cellulare e a convincerlo a presentarsi in caserma. Il pubblico ministero di turno, Domenico Assumma, lunedì ha firmato un decreto di fermo con l’accusa di omicidio colposo e non di omissione di soccorso nei confronti di Diuri Koshtura.

Da quanto si è appreso, quel che è certo è che, se il 24enne ha prestato soccorso e si è allontanato solo dopo essersi reso conto che non c’era nulla da fare, è vero anche che la sua temporanea scomparsa non ha consentito agli inquirenti di valutare se l’uomo – che era alla guida dell’auto su cui era a bordo la bimba – fosse perfettamente lucido. Una circostanza che la Procura terrà in considerazione. Intanto il pm, che ha disposto soltanto un’ispezione esterna del corpo della bambina e non l’autopsia, ha consegnato la salma ai familiari. E domani, alle 14:30, si terranno i funerali della piccola nella Chiesa dell’Immacolata Concezione di Montalto Scalo. 

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

 

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