CITTÀ DEL VATICANO Grande festa questo pomeriggio a Piazza San Pietro che ha inaugurato le maestose decorazioni natalizie, il presepe realizzato dalla città di Verona, ispirato all’opera lirica, l’albero proveniente dalla Calabria e la nuova illuminazione a led per la cupola e la facciata. Ad aprire la cerimonia è stato il presidente del Governatorato, il cardinal Giuseppe Bertello, che ha ringraziato a nome del Papa le due regioni. E se il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, ha sottolineato i legami tra il nord e il sud del Paese, monsignor Vincenzo Bertolone, vescovo di Catanzaro, ha evidenziato come i simboli del Natale siano segno di fraternità. Non solo il presepe, anche l’albero che «è simbolo del Natale di Cristo con le sue foglie verdi che sfidano l’inverno e sono segno della vita che non muore».
Il neo presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha parlato della sua regione come un luogo «sofferente» ma anche «generoso, accogliente». «Ho chiesto al Papa – ha aggiunto – sostegno, aiuto e preghiere» per il lavoro di guida della Regione appena cominciato. I canti natalizi, eseguiti dalla banda della Gendarmeria del Vaticano e da musicisti provenienti dalle due regioni, hanno fatto da sfondo alla cerimonia. Ma con due digressioni: il Nabucco in onore del presepe veronese, la cui scenografia è ripresa dall”Elisir d’amore di Donizetti; le luminarie dell’albero sono invece state accese sulle note del canto popolare “Calabrisella”. Infine un clic, lanciato da un iPad dall’arciprete della Basilica di San Pietro, il cardinal Angelo Comastri, ha acceso la cupola e la facciata con la nuova illuminazione a led (realizzata da Acea) che esalta l’architettura della basilica e consente anche un risparmio energetico pari al 70%.
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