CATANZARO «La sentenza del Tribunale di Paola relativa alla vicenda della fabbrica di tessuti Marlane crea un vuoto assoluto, dal momento che tutti gli imputati sono stati assolti e, per quanto pronunciato ieri in aula, il fatto non sussiste». Lo dichiarano i parlamentari M5S Dalila Nesci e Nicola Morra. «L’effetto, processo a parte – proseguono – è devastante, perché schiaccia le oltre cento vittime e i loro parenti, colpiti per la seconda volta. L’effetto, inoltre, è devastante per tutta la Calabria, come se in questa terra tutto sia possibile e senza un responsabile. Il contesto della vicenda Marlane, è stato caratterizzato da un silenzio spaventoso, che ha impedito consapevolezza e indignazione pubblica».
«Come movimento – continuano gli interessati – avevamo presentato un’interrogazione parlamentare anche sui presunti condizionamenti del processo, di cui la cronaca aveva dato conto a poche settimane dalla sentenza. Chiederemo subito al Capo dello Stato – concludono la Nesci e Morra – di intervenire in ordine al fatto che il presidente del Tribunale di Paola, Domenico Introcaso, è anche presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. Questa circostanza, come è ovvio, crea un’oggettiva incompatibilità per un’eventuale appello, che per un senso umano della giustizia auspichiamo a garanzia di tutti gli interessati».
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