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«La città non ha bisogno di venditori di fumo»

LAMEZIA TERME  «I venditori di fumo, che si presentano per mettere quasi magicamente a posto la città e il comprensorio, non hanno credibilità se non hanno una vita a posto. Lamezia e i lameti…

Pubblicato il: 21/12/2014 – 11:56
«La città non ha bisogno di venditori di fumo»

LAMEZIA TERME  «I venditori di fumo, che si presentano per mettere quasi magicamente a posto la città e il comprensorio, non hanno credibilità se non hanno una vita a posto. Lamezia e i lametini vanno presi per mano per sentire qual è il polso della situazione. E allora avvertiremo anche le pulsazioni di un popolo stanco e i palpiti di tanti giovani che attendono risposte. Non servono i lunghi papelli sulle cose da fare, ma è necessario e costruttivo esprimere quale modello di sviluppo umano e civile si ha in mente per Lamezia». Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Cantafora nel tradizionale discorso di auguri alla città in occasione delle festività natalizie. I problemi di Lamezia e le prospettive future della città in vista delle prossime elezioni amministrative, è scritto in una nota, sono stati al centro del messaggio natalizio del Vescovo che ha sottolineato come la Chiesa lametina segua «con attenzione e apprensione gli eventi che incalzano la vita pubblica e sociale di questa comunità» e ha rivolto un appello perché «possano venire superate talune sterili contrapposizioni, e ci si possa incamminare il più possibile su strade di intesa che abbiano un ampio raggio e sappiano tenere presenti gli interessi profondi ed essenziali del nostro popolo». Per il Vescovo, occorre «sentire il polso della situazione» della città. Il polso di questa città, per il Pastore della Vhiesa lametina, «è determinato dall’aumento della disoccupazione, dalle strette della criminalità che non demorde, dalle difficoltà degli imprenditori, dalla solitudine degli anziani e soprattutto dall’affanno delle famiglie. Al contempo – ha aggiunto – viene purtroppo determinato anche dalla riduzione di presìdi sanitari, di infrastrutture sociali, di luoghi culturali e d’incontro tra gli abitanti del nostro territorio. Per questo, innanzitutto, e’ necessario impegnarsi con dedizione e competenza, al fine di garantire la buona governabilità e una corretta amministrazione della cosa pubblica. Questo si concretizza nell’evitare i contenziosi gratuiti e le opposizioni croniche, che creano sfiducia e disaffezione nella vita pubblica quando invece abbisogniamo di fiducia reciproca e di compartecipazione attiva”. Tra i problemi affrontati dal presule, il depotenziamento delle strutture ospedaliere, tra cui, è scritto nella nota, «la chiusura del Centro Trasfusionale e del reparto di Terapia Intensiva Neonatale», che la Chiesa lametina «avverte come ferite per la comunità». Sulla possibile realizzazione del parco eolico, il Vescovo condivide la preoccupazione espressa da varie associazioni del mondo cattolico ricordando come «se la Calabria rinuncia persino al suo patrimonio paesaggistico, avremo perso il tesoro più bello che abbiamo». Da Cantafora, un ringraziamento particolare al sindaco Gianni Speranza per questi anni di governo della città nei quali «si è respirata vicinanza, stima, comprensione». E ha ricordato la visita in città di Benedetto XVI come «una delle pagine più belle che la Chiesa diocesana e la città di Lamezia hanno potuto scrivere insieme».

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