REGGIO CALABRIA Sono stati tutti condannati i quattordici imputati del processo “Reggio nord”, scaturito dall’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti delle cosche Condello e Tegano. Il dispositivo di sentenza è stato letto dalla presidente del collegio Natina Pratticò alla presenza degli imputati, sorvegliati in aula come di consueto dal Gom della Polizia penitenziaria. La pena più alta è quella di Domenico Condello conosciuto come “Micu u pacciu”, per lui i giudici hanno emesso una sentenza a 26 anni di carcere. Giovanni Barillà, seguendo le tracce del quale i carabinieri del Ros riuscirono a catturare il superlatitante Pasquale Condello ”Il Supremo”, è stato condannato a otto anni di reclusione, Gaetano Francesco Belfiore a dieci anni, Pasquale Bertuca a 15 anni e 8 mesi, Giuseppe Caronfolo a sedici anni, Giuseppa Santa Cotroneo a sei anni, Gianluca Favara a dieci anni così come Francesco Genoese, Renato Marra a 12 anni, Cosimo Morabito a quattro anni e sei mesi, Robertino Morgante a quattro anni, l’imprenditore Pasquale Rappoccio e cinque anni, Fabio Pasqualino Scopelliti a quattro anni e sei mesi, infine Bruno Tegano a 16 anni. Gli imputati dovranno risarcire con cinquantamila euro il ministero dell’Interno, la Regione Calabria e la Provincia di Calabria, tre soli imputati dovranno risarcire anche il Comune di Reggio Calabria.
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