CATANZARO Un vero e proprio salasso. La letterina di Natale recapitata dal dipartimento regionale all’Ambiente a 41 sindaci di altrettanti comuni calabresi rischia di mettere in seria difficoltà le esigue casse di molti dei nostri municipi. Soprattutto per i piccolissimi centri calabresi, quelli cioè che hanno minore capacità di fare cassa. Si tratta dell’ingiunzione di pagamento – pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione dalla dirigenza del dipartimento Tutela dell’Ambiente – per il mancato saldo del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per l’annualità 2013. Un provvedimento che era stato ampiamente annunciato dall’assessore all’Ambiente, Francesco Pugliano che in più occasioni aveva denunciato l’elevata morosità dei Comuni. Complessivamente le ingiunzioni inviate ai primi cittadini calabresi sono state 42 di cui una – riferita al Comune di Mendicino, in provincia di Cosenza – successivamente revocata per la non modica cifra di circa 5 milioni e 274mila euro. In termini percentuali questo significa che oltre il 10 per cento delle amministrazioni comunali calabresi almeno per il 2013 sono state morose. Un dato decisamente alto che mette a rischio la stessa tenuta del già precario sistema di gestione dei rifiuti calabresi. Che, non bisogna dimenticare, si regge quasi esclusivamente sulla raccolta e messa in discarica dell’immondizia, visto che la raccolta differenziata in regione registra percentuali risibili: Istat ha certificato proprio per il 2013 che in Calabria la quota è stata appena del 14,7%. Penultima cioè tra le regioni italiane. Da qui il costo decisamente alto del meccanismo sia in termini economici che ambientali. Che si tramuta in un conto salatissimo per i Comuni e conseguentemente per i cittadini. E che soprattutto finisce per innescare un sistema perverso in cui gli uni non saldano le esose cartelle inviate dalle amministrazioni locali e gli altri non pagano a loro volta la Regione che garantisce il servizio di gestione delle discariche. Da qui l’elevata morosità dei Comuni che, però, ora dopo il decreto ingiuntivo del dipartimento all’Ambiente dovranno saldare il conto entro trenta giorni. E saranno dolori. Spulciando i decreti d’ingiunzione emessi dall’assessorato emerge, infatti, che il primato spetta a Bovalino. Il conto da saldare per il comune di neppure 10mila anime in provincia di Reggio per l’esattezza è di 325.196,17 euro. Non va meglio a Strongoli che dovrà saldare circa 305mila euro. Terzo della black list stilata dal Dipartimento è Palmi che deve alle casse della Regione esattamente 264.795,13 euro. Resta da comprendere come queste amministrazioni che finora si sono dimostrate morose nel saldare queste tariffe riusciranno a pagare in un termine così perentorio quanto dovuto. Soprattutto alla luce che il dipartimento ha già diffidato i sindaci a non protrarre ulteriormente il pagamento per non vedersi prelevare coattivamente e con aggravio di ulteriori costi le somme non ancora saldate.
Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it
LA TABELLA DELLE INGIUNZIONI INVIATE DALLA REGIONE
Comuni | Importo | ||
San Pietro a Maida | € 79.778,23 | ||
Caulonia | € 78.708,03 | ||
Zagarise | € 46.732,77 | ||
Stignano | € 48.051,95 | ||
Cerchiara di Calabria | € 62.826,83 | ||
Zumpano | € 59.598,14 | ||
Filogaso | € 49.342,36 | ||
Cessaniti | € 79.204,22 | ||
Mendicino | (Revocato) | € 312.348,39 | |
Strongoli | € 304.840,74 | ||
Torano Castello | € 172.891,99 | ||
Chiaravalle Centrale | € 155.322,56 | ||
Bovalino | € 325.196,17 | ||
Polistena | € 264.263,35 | ||
Mileto | € 235.928,25 | ||
Palmi | € 264.795,13 | ||
Bianco | € 169.978,41 | ||
Laureano di Borrello | € 200.343,94 | ||
Rocca di Neto | € 195.616,29 | ||
Nicotera | € 235.488,22 | ||
San Ferdinando | € 213.128,59 | ||
Monasterace | € 130.808,10 | ||
Acquappesa | € 109.144,68 | ||
Roccabernarda | € 103.922,58 | ||
Gizzeria | € 107.671,70 | ||
Roseto Capo Spulico | € 115.582,48 | ||
San Lucido | € 100.298,73 | ||
Palizzi | € 91.984,10 | ||
Amendolara | € 90.472,51 | ||
Santa Caterina allo Ionio | € 55.034,43 | ||
Cerisano | € 86.088,53 | ||
Bonifati | € 85.988,27 | ||
Zambrone | € 84.166,92 | ||
Petronà | € 83.594,60 | ||
Filadelfia | € 84.045,62 | ||
Sant’Andrea Apostolo | € 95.973,72 | ||
San Gregorio D’Ippona | € 76.732,98 | ||
Cittanova | € 193.575,94 | ||
Lattarico | € 120.395,97 | ||
Crucoli | € 111.308,81 | ||
Casali | € 104.813,96 | ||
Totale | € 5.273.640,80 |
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