CATANZARO «Il presidente della Regione, Mario Oliverio, non ci sta a farsi risucchiare dalle polemiche suscitate da interpretazioni più o meno pretestuose e strumentali che si vanno svolgendo intorno al rinvio della seduta del Consiglio regionale, avvenuta su richiesta del capogruppo uscente di Forza Italia». È quanto si afferma in un comunicato diramato dalla segreteria politica del presidente della Regione. «Anche in queste ore, infatti – prosegue il comunicato – è impegnato con i dirigenti del dipartimento Lavoro affinché entro il prossimo 31 dicembre possa essere definito e portato a compimento il percorso di contrattualizzazione di circa 5.000 Lsu/Lpu calabresi. Dopo quasi 20 anni di attese e promesse, migliaia di lavoratori socialmente utili potranno transitare da una condizione di precariato a quella di effettiva occupazione. La contrattualizzazione a tempo determinato, infatti, alla fine del triennio, attiva il diritto alla stabilizzazione. L’avvio di tale percorso e’ stato reso possibile dal fatto che al finanziamento di 50 milioni di euro per la prima annualita’, stanziato dal governo nazionale, si aggiungono circa 38 milioni impiegati dall’amministrazione regionale. Oliverio ha curato e seguito personalmente, nei giorni scorsi, presso il ministero del Lavoro, l’avvio dell’iter attuativo del decreto interministeriale e la relativa registrazione presso la Corte dei conti. In queste ore, affinché entro la scadenza del 31 dicembre sia compiuto ogni atto a garanzia del diritto dei lavoratori – riporta ancora il comunicato – si è assunto la responsabilità, con atto monocratico, di destinare a questo scopo, le quote relative ai tre dodicesimi del bilancio regionale e consentire così agli enti locali presso i quali i lavoratori prestano attività, di stipulare i contratti per tutti evitando così discriminazioni e disparità. Se non fosse stata impressa un’accelerazione ai procedimenti amministrativi e se non fosse stato assunto come priorità dell’azione di governo regionale l’obiettivo della contrattualizzazione, per migliaia di precari sarebbe stata compromessa la possibilità di vedere riconosciuto lo status di lavoro dipendente con i relativi diritti. Possiamo ritenere questa prima concreta azione di governo del presidente Oliverio, esempio di una buona pratica che prende il posto dei vecchi vizi e giochi di palazzo».
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