COSENZA Il Pse esorta l’Anci calabrese e la Provincia di Cosenza a intervenire per sospendere la delibera della Regione che aumenta le tariffe sui rifiuti. Un rincaro delle bollette che, secondo i rappresentanti del gruppo consiliare di Cosenza, potrebbe arrivare fino al 250%. «Per evitare l’entrata in vigore di un provvedimento che non solo stabilisce un aumento delle tariffe indiscriminato – sia per i Comuni che differenziano sia per quelli che non lo fanno –, ma triplica il costo dello smaltimento a carico delle famiglie calabresi e non risolve il problema, occorre intervenire tempestivamente per sospendere l’efficacia della delibera 322 del 28 luglio 2014 sulla rimodulazione della tariffa regionale e il conferimento dei rifiuti urbani per il 2015», spiega il Pse cosentino.
«L’inadeguatezza delle misure tampone con cui la passata amministrazione ha cercato di affrontare lo stato di criticità in cui versa da anni il ciclo dei rifiuti – prosegue la nota del gruppo – è ormai un dato certo e cercare di risolvere il problema con i trasporti fuori regione e addirittura all’estero senza predisporre un Piano regionale del comparto è solo un’illusione e rappresenterebbe l’ennesimo monumentale spreco di tempo e risorse pubbliche. Di fronte ai rischi devastanti per le casse dei Comuni e nell’assenza pressoché totale di un progetto complessivo della raccolta e smaltimento rifiuti, si richiede di avviare una sede di confronto con sindaci e amministratori locali per predisporre tutte le iniziative utili ad affrontare le emergenze ed a scongiurare il rischio che siano ancora una volta i Comuni a dovere pagare il prezzo del malgoverno del sistema dei rifiuti».
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