Sidari come Babbo Natale: nuova infornata di nomine

REGGIO CALABRIA Il Babbo Natale della sanità calabrese sembra avere il volto rassicurante e la munificenza di Vincenzo Sidari. Il sacco del direttore generale dell’Ao di Reggio quest’anno è stato pieno di pacchi regalo per circa 70 tra medici e personale sanitario e manager. Poco prima del 25 dicembre Sidari ha infatti dato il via libera a una nuova infornata di nomine ai vertici delle strutture e dei reparti degli Ospedali Riuniti. Tutto lecito, in teoria, se non fosse che il dg è un “facente funzioni” con un incarico a tempo, tra l’altro in scadenza.
Eppure le delibere firmate nei giorni scorsi ridisegnano l’intero organigramma dell’Azienda per i prossimi anni e rischiano di compromettere l’operato del successore, che sarà scelto dal (probabile) prossimo commissario ad acta alla Sanità, il governatore Mario Oliverio (la sua nomina dovrebbe avvenire durante il Consiglio dei ministri del 7 gennaio).
Sidari siede sulla poltrona più alta del “Bianchi-Melacrino-Morelli” dallo scorso 24 settembre, quandi fu incaricato dall’attuale commissario, Luciano Pezzi, in quanto dirigente più “anziano” presente nella struttura ospedaliera dello Stretto. Il dg dovrebbe dunque essere un semplice “traghettatore”, in attesa di un nuovo management legittimato dal nuovo “capo” della Sanità, e non un amministratore nelle condizioni di influenzare per molti anni la vita dell’Azienda.
Il numero delle nomine e dei rinnovi firmati da Sidari è impressionante. Si inizia il 10 dicembre, quando conferisce 7 nuovi incarichi di “Alta specialità” ad altrettanti professionisti. Durata: 3 anni.
Cinque giorni dopo, una nuova partita di “doni”: altri 18 incarichi di Alta specialità e 6 rinnovi, per un altro quinquennio, per i primari (Pietro Volpe, Chirurgia vascolare; Francesco Benedetto, Cardiologia riabilitativa; Mauro Campello, Neurochirurgia; Maria Felicita Crupi, Servizi generali; Angelo Rabotti, Forniture, servizi e logistica; Giuseppe Neri, Risorse umane).
Ma più si avvicina il Natale, più Sidari diventa buono e sollecito. Il 18 dicembre le renne del dg sopportano un peso extra e “Babbo Enzo” distribuisce a piene mani 38 tra rinnovi primariali e dirigenziali (13), incarichi di alta specializzazione (20) e nelle “strutture semplici” (5).
Tanto per rimanere alle Uoc (le Unità operative complesse), Sidari non ha badato a spese. E così a ottenere la proroga per un periodo che va da un minimo di tre a un massimo di 5 anni sono stati Pasquale Ateneo (Infrastrutture), Maria Altomonte (Farmacia), Carmelo Laganà (Patologia clinica), Salvatore Costarella (Chirurgia generale), Sayyad Said Musa Said (Radioterapia), Gaetano Topa (Ortopedia), Bruno Madafferi (Medicina generale), Pietro Cozzupoli (Urologia), Giuseppe Foti (Malattie infettive), Domenico Mannino (Diabetologia).
In pratica, Sidari ha plasmato l’assetto organizzativo e medico dell’intero ospedale.
Come sempre accade, ci si accorge dei regali mancanti solo all’ultimo momento. Il dg rimedia niente meno che il 24 dicembre, vigilia di una festività davvero ricca: altri due incarichi di Alta professionalità e poi tutti in vacanza.
Dovrà essere pur vero quel che recita un famoso gingle pubblicitario: «A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai». O ancora: «È Natale e a Natale si può fare di più». Nel caso di Sidari è davvero difficile.

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it